La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, ha approvato una delibera con cui si aggiungono 3.115.000 euro alla dotazione iniziale prevista dal “bando stufe” della scorsa primavera, portando così lo stanziamento a ben 7 milioni di euro.
“Con questa iniziativa – fa presente Bottacin – intendiamo dare un segnale forte alle tante manifestazioni di interesse pervenute per la concessione di contributi destinati alla rottamazione delle vecchie stufe e il conseguente acquisto di impianti termici domestici a combustione di biomassa legnosa di potenza nominale inferiore a 35 kW, tra le quali, novità che avevamo introdotto quest’anno, la possibilità di acquistare pure pompe di calore elettriche, anche in questo caso di potenza massima inferiore o uguale a 35 kW “.
Un prezioso incentivo, che guarda con attenzione al risanamento dell’aria: va infatti sottolineato che, raggiungendo a livello veneto valori percentuali che sfiorano il 70%, la principale fonte di inquinamento è dovuta proprio al riscaldamento domestico.
“Uno stimolo in più per chi aveva fatto la manifestazione di interesse – aggiunge Bottacin – per poi fare effettivamente l’acquisto. Soprattutto un segnale di attenzione importante per le famiglie meno abbienti, a cui era principalmente rivolto il bando. Grazie alla sommatoria del contributo regionale con quello statale previsto dal conto termico, di cui abbiamo inteso permettere il cumulo, sarà infatti possibile ottenere un contributo complessivo che potrà arrivare fino al 100% della spesa ammessa”.
I termini per perfezionare l’acquisto e mandare tutta la documentazione da parte di coloro che avevano aderito all’iniziativa restano confermati al 7 maggio 2024.