Manifesto del Treviso Comic Book Festival 2025
Manifesto del Treviso Comic Book Festival 2025

Un’arca di salvezza per creativi in questi tempi difficili. È l’immagine del manifesto del Treviso Comic Book Festival 2025, che rappresenta il festival come una simpatica barca animata diretta verso un futuro più roseo, dove possono trovare riparo tutti quanti lottano ogni giorno per portare creatività, disegno, storie, musica e colore in un mondo sempre più buio. L’opera porta la firma della giovane illustratrice e fumettista romana Gahia, al secolo Gaia Magnini, classe 1998, nota per il suo segno eclettico e giocoso e per essere protagonista di una scena artistica che va oltre la carta, tra materiali non convenzionali e oggetti tridimensionali, sia fisici che digitali. Parte dunque con l’acceleratore mirato al futuro pieno di speranza il TCBF che compie 22 anni e propone una nuova edizione all’insegna della contemporaneità e dell’urgenza creativa. Dal 26 al 28 settembre, la città tornerà a trasformarsi in un laboratorio creativo diffuso dedicato al fumetto e all’illustrazione con la mostra mercato al Museo Salce (27 e 28 settembre), le mostre, i talk, i laboratori, i live painting, le vetrine… ma non solo, nei social del festival sono già state annunciate le prime mostre in programma.

Nuova edizione, nuova identità visiva e nuove mostre: il Treviso Comic Book Festival 2025 apre a un primo sguardo sul cartellone che animerà la città dal 26 al 28 settembre. Il manifesto ufficiale porta la firma di Gaia Magnini, illustratrice romana capace di bucare lo schermo col suo stile 3D ultracontemporaneo. Ha esordito da poco su Lupo Alberto ed è cofondatrice del collettivo Wabbit, Gahia è una delle voci più interessanti della nuova illustrazione italiana. Con “FliXObus”, suo primo corto animato, ha conquistato il Pictoplasma Festival 2025, mentre il suo approccio multidisciplinare l’ha portata a collaborare con Crocs, Warner Bros, Caffè Design, Scomodo e Domani Editoriale. L’opera per il manifesto del TCBF25 racchiude il suo spirito libero e polimorfico: un universo visivo che invita al gioco, accoglie ogni età e si presta all’immaginazione condivisa.

Con una vocazione sempre più inclusiva e intergenerazionale, il TCBF rivela anche quattro delle 16 mostre protagoniste della kermesse. Si parte con “Fumetti? Roba da bambini”, una collettiva ultracontemporanea che vuole rispondere alla domanda: che fumetti leggono i bambini, oggi? Ecco allora in mostra i tre fumetti più venduti in Italia: Peratoons, Sio, Lyon… ma non solo, spaziando dal mainstream al’autoriale, dalle grandi alle piccole case editrici. Il primo big annunciato è invece Tommi Musturi, il più importante fumettista della Finlandia, figura centrale nel panorama indipendente europeo e fondatore del collettivo Kutikuti e della casa editrice Huuda Huuda. L’altro invece è un grande maestro del fumetto mondiale. Enrique Breccia, argentino capace di spaziare con forza espressiva dal fumetto d’autore a quello seriale internazionale. Stefano Cardoselli, fumettista undeground dal tratto oscuro, è invece il primo italiano annunciato in mostra: distopia, cinema, horror e rock’n’roll: queste le parole chiave di una personale che riassume lavori per editori e artisti di fama mondiale, tra cui Dorian Holley e i Linkin Park, proprio a poche settimane dall’uscita del suo primo Dylan Dog.

E questo è solo l’inizio. Tutti pronti a salire in barca dunque, diretti verso un mondo migliore.