Polizia di Stato (immagine di repertorio)
Polizia di Stato (immagine di repertorio)

Alle ore 06.30 di ieri, sabato 8 agosto 2020, le Volanti terrestri sono accorse a Mestre, Via Cà Marcello 67/D in quanto alcuni residenti nello stabile avevano trovato copiose tracce di sangue sulla tromba delle scale della palazzina adiacente all’immobile occupato dagli Uffici dell’ACI. 

I poliziotti giunti sul posto hanno riscontrato l’effettiva presenza di numerose tracce di sostanza ematica, concentrate lungo le scale in maggior quantità tra il secondo ed il terzo piano e notavano che la porta blindata relativa agli Uffici della ditta “ESTILOS” presentava degli evidenti segni di forzatura nella zona vicina alla serratura, chiara conseguenza di un tentativo di intrusione. Si accertava poi la presenza di danneggiamenti al vetro della balaustra laterale nei piani superiori. 

Anche il palazzo adiacente, sede dell’ACI di Venezia e del PRA, presentava dei danneggiamenti ad una finestra del primo piano, accessibile attraverso un ponteggio edile, il cui vetro era stato sfondato fino ad ottenere un grosso foro idoneo al passaggio di una persona. All’interno della struttura poi, seguendo ulteriori tracce di sangue, si arrivava ad un bagno per disabili, la cui porta era chiusa a chiave. Proprio da sotto questa porta si notava la fuoriuscita di una grossa quantità di acqua mista ad una consistente quantità di sostanza ematica. La porta veniva quindi sfondata ed all’interno del bagno veniva trovato e soccorso un giovane italiano, di anni 27, privo di conoscenza a causa di ferite sugli arti inferiori con perdita di sangue. In ospedale il ragazzo all’anamnesi presentava varie ferite da taglio sulla gamba sinistra e sul dorso del piede sinistro con esposizione tendinea, escoriazioni su tutto il corpo e contusione sull’emitorace sinistro. Veniva quindi medicato e ricoverato nel reparto di rianimazione dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre. Sul luogo del ritrovamento si accertava che il soggetto aveva tentato di entrare negli uffici sede della ditta ESTILOS e di altre ditte. Si accertavano altresì le sue generalità ed in tale contesto si riscontrava che a suo carico era pendente un Ordine di Carcerazione emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Bolzano per cumulo pene varie, a seguito del quale veniva arrestato ed affidato alla Polizia Penitenziaria del Carcere di Venezia.