“Se quella del 2000 fu un’edizione di successo, quest’anno Cortina saprà fare ancor meglio”.
Una sicurezza più che un auspicio quella espressa dall’assessore regionale all’ambiente e alla specificità di Belluno, Gianpaolo Bottacin, nel corso della presentazione, svoltasi ieri a Palazzo Balbi a Venezia, della 26.a edizione del Campionato Mondiale di Tiro con l’Arco, specialità campagna, in programma dal 4 al 9 settembre prossimi a Cortina d’Ampezzo, dove già si erano disputati 18 anni fa.
“Sarà una grande occasione di visibilità per il nostro splendido territorio dolomitico – ha sottolineato Bottacin – ma anche di promozione del tiro con l’arco, sport che vanta nel Veneto e in Italia numerose società e praticanti e che ci ha regalato tanti successi mondiali e allori olimpici”.
“Il Veneto, le sue località di grande prestigio internazionale e l’accoglienza delle sue terre e delle sue genti, conferma la sua naturale vocazione a ospitare manifestazioni sportive di altissimo livello – ha aggiunto l’assessore – e non è un caso, quindi, se Cortina organizzerà nel 2021 i Campionati mondiali di sci alpino e se con grande determinazione ci siamo candidati a ospitare i Giochi Olimpici invernali del 2026, esattamente 70 anni dopo che Cortina è stata la prima storica sede italiana di Olimpiadi invernali: una candidatura forte, perché a basso impatto ambientale, che guarda anche al ‘dopo Olimpiadi’, che punta al pieno riutilizzo delle strutture e che soprattutto fa leva su quell’elemento essenziale che è la montagna, il luogo naturale per lo svolgimento delle discipline invernali. Noi ci mettiamo le Dolomiti, altri i grattacieli…”.
Il sindaco e il vicesindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina e Luigi Alverà, si sono detti entusiasti di poter ospitare ancora una volta il mondiale di questa disciplina: “Il legame tra la nostra città e il tiro con l’arco è forte e di viene da lontano – hanno evidenziato –. Noi stiamo lavorando a grandi eventi internazionali sia per l’estate che per l’inverno, convinti come siamo che… Cortina è sport”.
Il presidente del CONI Veneto, Gianfranco Bardelle, ha sottolineato il fascino del tiro con l’arco e ha ricordato che nel Veneto il 90% degli atleti pratica uno sport che non sia il calcio e che è in costante crescita l’appeal delle discipline meno famose.
È toccato poi al campione paralimpico bellunese, Oscar De Pellegrin, ricordare l’accordo di partnership che riconosceva Fitarco come “city partner” di Cortina d’Ampezzo: “Questa disciplina arcieristica trova nelle Dolomiti il suo habitat naturale – ha detto – e Cortina riesce a mettere insieme l’incanto dell’ambiente e dei paesaggi con l’attrattività del suo centro storico e i percorsi di gara individuati premiano questa varietà di offerta. Il grande messaggio che viene dall’organizzazione di questo evento, che vede la partecipazione di tante società e volontari, è che quando il Veneto dello sport lavora unito e fa squadra, i risultati non tardano a venire”.
Il presidente Fitarco, Mario Scarzella, ha sostenuto che questi mondiali sono “il fiore all’occhiello della federazione” e ha ricordato che per ottenerli la Perla delle Dolomiti ha dovuto superare le candidature di competitor agguerriti, località degli Stati Uniti e della Norvegia dove questo sport è radicato: “La vittoria di Cortina la dice lunga sulla sua bellezza e sulla sua capacità organizzativa”.
Infine, presentata da Giulio Zecchinato, presidente del Comitato regionale di Fitarco, è stata premiata la squadra veneta dei giovani arcieri che ha vinto 4 delle ultime 5 edizioni (compresa quella di giugno 2018), della finale nazionale del Trofeo Pinocchio.