Sono ore roventi nel mondo dello sport trevigiano, in particolare per il Treviso Calcio. Dopo aver definito “vessatorie”, infatti, le specifiche inserite nel bando per la riassegnazione dello Stadio Omobono Tenni dal Comune di Treviso, il presidente Luca Visentin ha clamorosamente deciso di rassegnare le proprie dimissioni. Ieri pomeriggio Visentin ha annunciato l’intenzione di consegnare il Treviso Calcio al Sindaco e di regalarla a chiunque desideri accollarsi la gestione della società sportiva, assieme all’imprevista patata bollente che fa capo allo Stadio Tenni.
“Io con l’ACD Treviso ho chiuso – ha dichiarato Visentin – Ho già chiesto di incontrare il sindaco: domani (oggi) vado in municipio e gli consegno la squadra: che la dia a chi vuole, a me non interessa più. Badate: non è che cerco un campo alternativo, assolutamente no, mollo proprio tutto. Basta, hanno sfruttato il mio nome e la mia società, ora che se la tengano.” E poi ancora “Consegnerò al sindaco il Calcio Treviso perché ne faccia l’uso più appropriato. E tutto ciò grazie al nostro amico assessore Michielan, al quale ricordo che noi un settore giovanile ce l‘abbiamo.” Le stiletttate di Visentin hanno un destinatario ben preciso, l’assessore allo sport della Giunta Manildo “Società e squadra restano, il Comune avrà pure qualche soluzione alternativa: tramite i quattro club giovanili non doveva nascere una quinta società? Hanno fatto un bando, vorrà dire che il vincitore si prenderà anche il Calcio Treviso, gli regalo tutto il pacchetto completo.”
Con la reattività del grande karateka, Ofelio Michielan ha poi prontamente replicato in modo secco e deciso a Luca Visentin. “Una cosa accomuna me e Visentin: l’amore per lo sport e per le cose che facciamo. Nel merito credo allo sviluppo del calcio come sviluppo di comunità.” L’assessore trevigiano ha chiarito subito di voler stemperare il clima e, nei limiti del possibile, sedersi alla ricerca di un compromesso che non privi la città di Treviso della possibilità di ammirare la propria squadra allo Stadio Tenni. “Credo sia necessario andare al di là dei toni, forse eccessivi, e trovare il modo più corretto per collaborare. La porta del Comune è aperta”.
Insomma, nonostante la durissima presa di posizione di Visentin, forse la partita è in realtà ancora da giocare.
AGGIORNAMENTI SUL SOCIAL TG+