È stato approvato ieri mattina dalla Giunta comunale un provvedimento volto a sostenere attività, associazioni, società sportive e soggetti concessionari e conduttori di immobili di proprietà comunale per servizi affidati in virtù dei contratti di concessione di servizi stipulati con il Comune di Treviso.
L’Amministrazione ha così deciso di sospendere e differire il pagamento dei canoni scadenti nel periodo emergenziale mediante la rateizzazione oltre che prorogare la durata dei contratti di concessione o locazione degli immobili parametrata al periodo di “lockdown”. In sostanza, è prevista la sospensione del pagamento dei canoni d’affitto, che vengono così differiti con possibilità di concordare la suddivisione del dovuto. Inoltre, viene prorogata la durata dei contratti di concessione o locazione degli immobili ad uso non abitativo e concessione di servizi, secondo il tempo in cui non vi sono state attività per la sospensione determinata dal Decreto.
Il differimento della scadenza del pagamento non comporterà mora e interessi e non sarà dovuto il pagamento delle tariffe d’uso degli impianti sportivi in capo alle società che non li hanno utilizzati dal 2 marzo sino al termine delle chiusure previste dalla legge.
«Si tratta di una misura importante per tutte quelle realtà che usufruiscono di immobili comunali per lo svolgimento delle attività», afferma il sindaco Mario Conte. «Siamo consapevoli delle difficoltà che associazioni e società sportive stanno affrontando in questo periodo di chiusura per le misure d’urgenza e, proprio per questo motivo, intendiamo sostenerle e sgravarle da ulteriori oneri. Il prolungamento della concessione per il tempo del “lockdown” potrà così determinare un ristoro economico».
«Questo è un altro tassello significativo fra tutti i provvedimenti messi in campo dall’Amministrazione per alleviare i danni che la chiusura forzata di molte attività sta causando al nostro tessuto economico e sociale», le parole del vicesindaco Andrea De Checchi. «Più ancora di rilievo è l’esempio che il Comune, con questo provvedimento, vuole dare – ben consapevoli anche delle loro difficoltà del momento – ai proprietari degli immobili cosicché possano andare incontro alla necessità dei propri affittuari. Come Amministrazione non potevamo chiedere un sacrificio ai proprietari degli immobili senza essere i primi ad agire sui nostri contratti di locazione».