Presentazione del bando per i premi di laurea Archivio Fotografico Giacomelli
Presentazione del bando per i premi di laurea Archivio Fotografico Giacomelli

Il Comune di Venezia – Servizio Vez Rete Biblioteche Venezia, in collaborazione con RTI Società Cooperativa Culture e Socioculturale SCS, nell’ambito del finanziamento  Pon Metro React bandisce quattro premi per tesi di laurea al fine di valorizzare il patrimonio storico e fotografico dell’Archivio Giacomelli. L’obiettivo è promuovere lo studio e la ricerca a opera di giovani laureati, premiando i migliori elaborati, due Magistrali e due Triennali, aventi per ambito di ricerca la fotografia a Venezia e l’Archivio fotografico Giacomelli.

L’iniziativa è stata illustrata questa mattina nel corso di una conferenza dall’assessore alla Coesione Sociale Simone Venturini e dalla responsabile del Servizio Vez e Rete Biblioteche Venezia, Barbara Vanin.

Il Fondo Archivio Fotografico Giacomelli fa parte del patrimonio del Comune di Venezia ed è affidato, per la sua gestione e valorizzazione, al Servizio VEZ Rete Biblioteche Venezia. Il materiale fotografico appartenuto alla Reale fotografia Giacomelli, una delle più importanti agenzie  fotografiche italiane del Novecento, è parzialmente consultabile in formato elettronico dal catalogo on line Album di Venezia e dal catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale.

“Il Comune di Venezia ha avviato un’attività di recupero, riqualificazione e valorizzazione del Fondo Giacomelli – ha spiegato l’assessore Venturini – E’ un fondo fotografico molto importante che raccoglie 180mila supporti documentali che ripercorrono la storia di Venezia dall’Ottocento al Novecento. Una storia importante che grazie a questo lavoro di digitalizzazione si può visitare e scoprire. All’impegno per conservare e restituire l’archivio fotografico, si aggiunge quello mirato alla sua conoscenza e diffusione. Da qui la decisione di un premio riservato ai laureati e ai laureandi che nelle loro tesi di laurea abbiano trattato come argomento il Fondo Giacomelli”.

Prodotto tra gli anni Venti e i Settanta del Novecento l’archivio, acquisito dal Comune nel 1995, raccoglie documenti su lastra di vetro o pellicola di acetato: “E’ preziosissimo e rappresenta la nostra storia – ha detto la responsabile del Servizio Vez e Rete Biblioteche Venezia, Barbara Vanin – Attraverso questo progetto di recupero cerchiamo di renderlo conoscibile, fruibile e accessibile a tutti, non solo ai cittadini di Venezia, ma a livello internazionale”.

La vastità del patrimonio è dovuta all’importanza che lo studio acquisì nell’ambito della documentazione fotografica e alle numerose commissioni pubbliche ricevute nel corso dei decenni, in particolare da parte del Comune di Venezia, per il quale i Giacomelli hanno documentato per oltre mezzo secolo i più significativi interventi edilizi ed urbanistici del Centro storico e   della Terraferma.

Tra i committenti si annoverano svariati enti, istituzioni, organizzazioni pubbliche e private: la Provincia di Venezia, l’Anas, imprese edili come Ferrobeton e Sacaim, studi di famosi architetti e progettisti, fabbriche di Porto Marghera come Montevecchio, Sice-Edison, Vetrococke, Enel, laboratori artigianali tra cui Mulino Stucky, Fortuny e Jesurum, le più importanti vetrerie di Murano.

Altro versante tematico ben rappresentato è il settore portuale e marittimo con il Porto di Venezia, l’Azienda di Navigazione Lagunare, i Cantieri Navali, l’Adriatica e la Panfido. Altri ambiti sono la sanità veneziana, con commissioni da l’Ospizio Marino del Lido e dall’Ente   di Assistenza Comunale, il filone turistico-alberghiero con la Compagnia Italiana Grandi Alberghi, infine la produzione artistica e culturale con il Teatro la Fenice, la Biennale di   Venezia per cui fu agenzia accreditata fin dalla 1^ Esposizione d’Arte Cinematografica del   1932. Poi ancora la Fondazione Giorgio Cini, Palazzo Grassi, nonché numerosi pittori, scultori e antiquari veneziani, che commissionavano ai Giacomelli la riproduzione delle loro opere e   collezioni (Cadorin, Vedova, Viani, Minerbi, Frezzati, De Robilant e molti altri). Nella ritrattistica il committente di maggior rilievo è rappresentato dalla casa reale Savoia che all’Agenzia Giacomelli ha commissionato molti ritratti.

La Rete Biblioteche Venezia sta portando avanti nell’ultimo anno, grazie a un team di lavoro appositamente costituito, un organico progetto di recupero, condizionamento, catalogazione e ricerca scientifica sull’Archivio Giacomelli, coinvolgendo giovani universitari in stage formativi, ragazzi in alternanza scuola lavoro e volontari di servizio civile per rendere accessibile e fare conoscere a livello nazionale e internazionale l’Archivio e la Città di Venezia.

Grazie ai fondi Pon Metro React e alla collaborazione di professionisti esterni è stato possibile procedere con investimenti mirati che riguardano sia la schedatura dei 180mila documenti di immagini che azioni formative e di valorizzazione come questa.

I quattro premi di Laurea su argomenti attinenti alla fotografia e correlati all’Archivio fotografico Giacomelli sono due per Laurea Triennale, del valore di 1.000 euro ciascuno, e due per Laurea Magistrale del valore di 2.000 euro ciascuno.

Il premio, qui il bando del concorso, è destinato a tesi di laurea il cui argomento sia pertinente, da qualsiasi punto di vista (archivistico, biblioteconomico, conservativo, storico, tecnico, culturale, antropologico etc.), all’Archivio Fotografico Giacomelli, prenda le mosse dall’analisi di nuclei più o meno estesi di immagini prodotte dall’Agenzia, in ottemperanza alle declinazioni tematiche dei singoli Corsi di Laurea e contribuisca ad una sempre più approfondita e puntuale conoscenza nei seguenti ambiti esemplificativi:

  • l’Agenzia fotografica Giacomelli: la storia e il lavoro di un’agenzia fotografica, l’organizzazione e la gestione dell’azienda, i committenti;
  • la fotografia a Venezia: diffusione della produzione fotografica nella città di Venezia, in particolare nella prima metà del XX secolo;
  • la tecnica fotografica: questioni tecniche legate alla produzione fotografica di fine ‘800 e primo ‘900, il passaggio da attività artigianale ad attività industriale, l’evoluzione di supporti, tecniche e strumenti, problemi di conservazione e restauro dei documenti;
  • l’evoluzione della percezione dell’immagine fotografica: da opera d’arte alla foto digitale accessibile in rete;
  • la fotografia come fonte storica: la fotografia e l’Archivio Giacomelli come documento per lo studio e ricerca (abbigliamento, produzioni industriali, artigianali e artistiche, usi sociali, stili di vita, cambiamento del tessuto urbano, cura etc.);
  • trattamento catalografico e gestione dei fondi fotografici di Archivi e Biblioteche, con particolare riferimento all’Archivio Giacomelli;
  • la conservazione e il restauro: analisi, tecniche, metodologie di conservazione e intervento anche digitale sul materiale fotografico, con particolare riferimento all’Archivio Giacomelli;
  • archivi fotografici e Digital Humanities: digitalizzazione degli archivi fotografici, conservazione del digitale e gestione dei dati e delle banche dati, strumenti di valorizzazione e fruizione;
  • Diritto d’autore, diritto di accesso e privacy, diritti di riproduzione dell’immagini, copyright, NFT, licenze d’uso, Open Access e Open data.

Sono ammessi a partecipare i candidati laureati che abbiano conseguito il titolo di laurea dopo il 1° gennaio 2020 e la cui tesi di laurea non sia già stata oggetto di precedenti premi. La domanda di partecipazione e la tesi di laurea deve essere consegnata entro il 10 novembre 2023.