La conferenza stampa di mister Paolo Vanoli dopo la vittoria del Torino al Penzo sul Venezia per 0-1.
Mister Vanoli, l’abbiamo lasciata qui pochi mesi fa festeggiare la promozione in serie A del Venezia, ora la troviamo qui vittorioso e primo in campionato.
“Abbiamo iniziato sulla strada giusta, è quasi incredibile quello che è successo nel giro di tre mesi. Ricordo che qui sono partito da giocatore, con il mio primo contratto da professionista, poi da allenatore, con la squadra del Venezia, c’è stata questa bellissima cavalcata di un anno e mezzo, per cui ringrazio soprattutto i giocatori, il club e la gente, quest’ultima che ringrazio per i cori che mi ha dedicato. Quanto al Torino: deve essere un buon inizio, bene quindi per l’autostima, ma si può ancora migliorare. Il Venezia ha fatto una buona gara“.
A un certo punto la sensazione è stata che il Torino la volesse vincere. E sarà anche soddisfatto che la gara abbia virato verso una vittoria pesantissima”.
”Mi aspetto che ci siano alti e bassi quando si cambiano giocatori e allenatori. Sono un allenatore che, come ho detto ai ragazzi, preferisco guardare avanti e non indietro. Siamo stati troppo statici, dobbiamo migliorare anche su questo”.
Dopo tre partite si aspettava di essere a questo livello?
“Penso che i giornalisti di Venezia mi conoscano: quando inizio a lavorare guardo sempre in alto. Io sono ambizioso, poi ovviamente ci sono anche gli avversari, lo si è visto anche questa sera. Il problema non è vincere ma come si fa a vincere. Ho visto finalmente un Torino che, in sofferenza, è riuscito a prendere un risultato. Sono i valori del nostro grande club”.
Ovunque vada trova i presidenti che vendono i giocatori e la fanno arrabbiare. Si sarà chiesto che cosa ha fatto di male per questo…
“Forse sono i presidenti che fanno apposta così perché portano bene (ride, ndr)”.
Sinceramente: quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a lasciare Venezia?
”Molto semplice: sinceramente nessuno mai ha creduto, ed è stata una grandissima difficoltà, che ero concentrato sul mio lavoro. Conclusa questa cavalcata con il Venezia, ho fatto la mia scelta e devo dire la verità: il Torino è un grande club, che, credo, tutti gli allenatori vorrebbero allenare, nella vita. E’ un passaggio che ho voluto fare, anche perché ormai ho una certa età”.
Adesso qual è il suo sogno? Lei che ha sempre parlato di Sogni anche qui a Venezia.
“Il mio sogno adesso è guardare in alto. Il mio sogno è fare qualcosa attraverso il lavoro. Portare il Venezia in serie A è stato una cosa unica. Devo ringraziare tutti quelli che hanno creduto in me, per questo”.
Di Francesco ha detto che è irrispettoso giocare col calciomercato aperto.
”Sono pienamente d’accordo. Lui ha avuto un giocatore, Pierini che alle 16 è andato a giocare col Sassuolo. Ai miei giocatori ho tolto il telefono (ride, ndr). Come si fa ad andare in campo col mercato aperto? Non capisco le motivazioni per cui le cose non si possano cambiare, in tal senso”.