Nel corso degli ultimi due giorni, la Guardia di Finanza di Venezia, sulla scorta delle linee di indirizzo emerse in seno al locale Comitato di Ordine e Sicurezza pubblica guidato dal Prefetto Michele Di Bari e in attuazione del più ampio dispositivo di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti coordinato dalla locale Questura, ha ulteriormente intensificato la propria azione di prevenzione e repressione dei traffici illeciti nell’area del Rione Piave di Mestre, impiegando oltre 80 uomini, soprattutto in orario serale e notturno.
L’attenzione delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale ha riguardato più ambiti operativi, concentrandosi non solo sulla preminente attività di repressione del traffico di sostanze stupefacenti e dell’immigrazione clandestina, assicurate dai Baschi Verdi della Compagnia Pronto Impiego di Marghera, ma anche su mirate attività di antiabusivismo e controllo economico del territorio, ad opera dei militari del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Mestre.
Nella zona della Stazione di Mestre – via Piave, con l’ausilio di 3 Unità Cinofile provenienti dal Gruppo di Tessera e il supporto di un elicottero della Sezione Aerea di Venezia, sono stati identificati circa 200 soggetti, 11 dei quali segnalati alle competenti Autorità in quanto trovati in possesso di sostanze stupefacenti del tipo Hashish, Cocaina e Marijuana.
Inoltre, a 2 soggetti di nazionalità tunisina, denunciati per attività di spaccio, sono stati sequestrati 80 grammi di Hashish, 30 grammi di Cocaina e oltre 700 euro in contanti. Uno dei due, privo del permesso di soggiorno, è stato arrestato e sottoposto a processo per direttissima, al termine del quale nei suoi confronti è stata emessa la misura del divieto di dimora nel Comune di Venezia, seguito da un ordine di espulsione dal territorio nazionale.
Nel corso delle procedure di bonifica di diversi parchi e aree verdi della zona, sono stati, inoltre, rinvenuti 600 grammi di Hashish abilmente nascosti tra i cespugli ed in un tombino di via Torino, oltre a 2 bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.
Nella stessa area, l’attività di polizia economico-finanziaria ha inoltre interessato 12 esercenti commerciali, tra ristoranti, mini-market, bar e strutture ricettive, siti in Via Piave, Via Cappuccina e Via Ca’ Marcello, noti per essere luoghi di aggregazione di soggetti gravati da precedenti penali e di polizia, gestiti perlopiù da soggetti stranieri, culminando nella contestazione di violazioni amministrative per oltre 50 mila euro, nella individuazione di 8 lavoratori, perlopiù bengalesi e cinesi, impiegati in nero e/o in maniera irregolare e nel sequestro in danno di un soggetto di origine indiana di oltre 1.500 articoli non conformi alle disposizioni del Codice del Consumo, del valore complessivo superiore ai 10 mila euro.
Da ultimo, presso un mini-market gestito da un soggetto di nazionalità bengalese, sono state sequestrate oltre 800 bottiglie di superalcolici, commercializzate in assenza della prevista licenza di vendita.