In un nuovo capitolo della complessa vicenda che coinvolge Media Production, ex Velvet Media, il Tribunale di Venezia ha emesso un’ordinanza che segna un punto di svolta significativo. La società di comunicazione di Castelfranco Veneto, fondata dall’imprenditore Bassel Bakdounes e finita in liquidazione giudiziale con un passivo stimato di quasi 11 milioni di euro, continua a far parlare di sé, questa volta per una decisione giudiziaria che colpisce la sua presunta erede.
L’ ordinanza del tribunale
Il 31 luglio, il giudice Chiara Campagner ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati rappresentanti il fallimento di Media Production. L’ordinanza dispone l’inibitoria dei marchi “Velvet” alla Velvet Group, società costituita da ex soci, dipendenti e collaboratori della ditta fallita. Secondo il Tribunale, Velvet Group avrebbe fatto un uso improprio di segreti aziendali, informazioni commerciali e marchi appartenenti a Media Production.
Le Disposizioni giudiziarie
- Divieto di utilizzo dei marchi “Velvet”
- Trasferimento del nome del dominio internet
- Divieto di utilizzo delle informazioni riservate relative a progetti e clientela di Media Production
- Obbligo di cambiare la ragione sociale
La Cronologia degli eventi
La vicenda ha radici nel 2022, quando la situazione economica di Media Production inizia a deteriorarsi irreparabilmente. Nello stesso anno, Velvet Group (precedentemente nota come “Vendereonline”) cambia nome e inizia ad acquisire gran parte della clientela di Media Production. Secondo l’ordinanza, questa acquisizione “massiva” di clienti sarebbe avvenuta proprio mentre la situazione finanziaria di Media Production peggiorava.
Le accuse e le indagini
Il fallimento di Media Production lamenta un duplice danno:
- La perdita della clientela, che rappresenterebbe la parte più significativa dell’avviamento aziendale
- Sospetti su pagamenti solo parziali eseguiti da Velvet Group
Parallelamente, la Guardia di Finanza di Treviso starebbe indagando sul crac di Media Production. Le indagini si concentrerebbero su una possibile bancarotta per distrazione, con l’ipotesi che i contratti venissero fatturati alla nuova società mentre i costi di produzione rimanevano a carico della “vecchia” Velvet Media.
Le implicazioni finanziarie
Media Production avrebbe lasciato dietro di sé:
- 8 milioni di debito con l’erario
- Crediti vantati dalle banche
- Crediti nei confronti dei dipendenti
- Oltre 2 milioni di euro apparentemente “spariti” dalle casse della società
Conclusioni e prospettive future
Questa ordinanza rappresenta un punto di svolta significativo nella vicenda, ma non è la parola fine. Il giudizio di merito, che si avvarrà di una perizia, dovrà stabilire l’entità dei versamenti effettuati da Velvet Group a Media Production e chiarire molti altri aspetti della complessa relazione tra le due società.
La decisione del Tribunale di Venezia potrebbe avere implicazioni significative non solo per le parti direttamente coinvolte, ma anche per il settore più ampio delle agenzie di comunicazione in Italia, ponendo l’accento sull’importanza della trasparenza nelle operazioni aziendali e nella gestione della clientela durante periodi di transizione o crisi finanziaria.
Mentre il caso continua a svilupparsi, resta da vedere come Velvet Group risponderà a queste disposizioni e quali saranno le prossime mosse nel complesso scacchiere legale e finanziario che si è venuto a creare intorno al fallimento di Media Production.