Le vene varicose, chiamate anche varici, sono un disturbo molto frequente che si manifesta indistintamente sia negli uomini che nelle donne.
Le varici sono delle vene dilatate di color carne, viola scuro oppure blu che si presentano in rilievo sotto la pelle, spesso nodose e ingrossate. Colpiscono prevalentemente gli arti inferiori, sebbene sia possibile trovarne traccia anche in altre zone del corpo.
Vene varicose: cosa sono
Le arterie trasportano il sangue verso la periferia del corpo, mentre le vene lo riconducono verso il cuore. Qui sono presenti delle valvole che spingono il sangue verso l’alto, impedendone di fatto la ridiscesa. Tuttavia, se tali valvole non funzionano correttamente, si possono formare dei ristagni di sangue nelle gambe.
Questa insufficienza venosa porta alla dilatazione delle vene degli arti inferiori, alla formazione di varici, alla perdita di elasticità e ad un anomalo allargamento.
Le cause scatenanti
A causare il problema è una molteplicità di fattori: nelle donne tendenzialmente entrano in gioco le variazioni ormonali, negli uomini invece si tratta prevalentemente di costituzione, fattori ereditari e cattive abitudini.
Inoltre, possono incidere sul problema l’avanzare dell’età, una predisposizione ereditaria, ma anche obesità, eccessiva sedentarietà o l’utilizzo di indumenti troppo stretti.
I sintomi
Il sintomo principale è la comparsa di vene nodose visibili sotto la pelle. Tuttavia, è possibile accusare anche pesantezza o dolore alle gambe, gonfiore alle caviglie e ai piedi, crampi e prurito localizzato.
Tra le possibili complicazioni figura anche la trombosi venosa: l’accumulo di sangue nelle vene, infatti, in alcuni casi può provocare dei coaguli di sangue, chiamati trombi. Questi possono essere estremamente pericolosi per la salute, poiché di fatto possono spostarsi dalla zona in cui si sono formati e raggiungere altri organi, come il cuore o i polmoni.