Il Veneto si conferma protagonista a livello nazionale nel campo delle energie rinnovabili, con risultati che vanno ben oltre gli obiettivi fissati a livello europeo e italiano. Lo ha raccontato l’assessore Marcato in una recente intervista, facendo il punto sulla situazione attuale e sugli scenari futuri legati alla transizione energetica regionale.
Veneto: obiettivi superati nelle energie rinnovabili
Già nel 2020 il Veneto aveva fissato un traguardo del 10,3% di produzione da fonti rinnovabili. Il risultato finale è stato sorprendente: 18,7%, quasi il doppio rispetto alla previsione.
La regione è oggi:
- seconda in Italia per fotovoltaico installato,
- terza per energia prodotta da pompe di calore,
- seconda per energia da geotermia,
- al 6% della produzione nazionale da idroelettrico.
Numeri che testimoniano un impegno concreto e continuo nella diffusione delle energie pulite.
Comunità energetiche: il Veneto apripista in Italia
Un altro primato riguarda le comunità energetiche. Il Veneto è stata la prima regione a dotarsi di una legge specifica quando ancora mancavano i decreti nazionali. Oggi vanta il numero più alto di comunità energetiche in Italia, a conferma di una visione lungimirante.
Marcato sottolinea il valore etico di questo strumento: permette ai cittadini e ai comuni di produrre energia rinnovabile in loco, ridurre i costi e, nel caso dei sindaci, offrire sostegno a chi fatica ad arrivare a fine mese. Incentivi statali e regionali rendono questa scelta ancora più vantaggiosa.
Nuovo piano energetico del Veneto: investimenti e occupazione
Guardando al futuro, l’assessore ha presentato il nuovo Piano Energetico Regionale, costruito insieme a enti locali e istituzioni. Si tratta di un progetto ambizioso ma concreto:
- 8,7 miliardi di euro di risorse,
- un valore di produzione pari a 19,7 miliardi di euro,
- la creazione di oltre 700 nuovi posti di lavoro.
Un percorso che porterà a ridurre la dipendenza energetica regionale dall’attuale 50% a circa il 34%, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Idrogeno e nuove prospettive
Accanto a fotovoltaico, geotermia e idroelettrico, il Veneto guarda anche all’idrogeno come energia del futuro. Marcato evidenzia la necessità di una diffusione culturale di questo sistema, ma si dichiara ottimista grazie ai primi segnali positivi. Un esempio è l’impianto inaugurato a Porto Marghera, reso possibile anche dalla creazione della ZLS (Zona Logistica Semplificata), strumento che favorisce investimenti riducendo tasse e burocrazia.
Conclusione
Il Veneto si conferma una regione leader in Italia nella produzione di energie rinnovabili. Dai primati nel fotovoltaico alle comunità energetiche, passando per un Piano Energetico ambizioso e la sperimentazione sull’idrogeno, il percorso verso una transizione energetica ed ecologica è già ben avviato. Un futuro sostenibile ed etico, come sottolinea Marcato, è non solo possibile ma già in costruzione.
Guarda l’intervista completa su TG Plus Focus.