Quasi mille persone sono all’opera ogni giorno per il controllo delle matrici ambientali in Veneto. Un lavoro silenzioso ma fondamentale che quasi mai, tranne che in caso di emergenze, arriva all’attenzione dell’opinione pubblica. Per farlo conoscere ma anche per restare aggiornati in materia di ambiente, difesa del suolo e protezione civile è stato attivato il nuovo portale regionale che è possibile consultare collegandosi all’indirizzo www.venetoambientenews.it.
Il sito web è stato presentato mercoledì a Venezia dall’assessore regionale all’ambiente e alla protezione civile, Gianpaolo Bottacin. Si tratta di un contenitore in cui sono stati fatti confluire link e notizie utili agli addetti ai lavori, ma anche al cittadino. Sono infatti presenti anche documentazione e modulistica utilizzabili per partecipare, ad esempio, ai bandi aperti dalla Regione, come quelli per la rottamazione delle vecchie stufe e dei veicoli inquinanti.
Nel portale sono consultabili le informazioni relative alle previsioni meteo dell’ARPAV, le uniche veramente attendibili – ha detto Bottacin – e gli avvisi di criticità emessi dal Centro Funzionale Decentrato della protezione civile regionale. Oltre a questo, si trovano anche gli interventi per la difesa del territorio. Sono state realizzate in Veneto opere per 500 milioni di euro e altre sono in progettazione per 400 milioni, in molti casi non di grande evidenza come i bacini di laminazione ma comunque essenziali per la sicurezza del territorio. Oggi, ad esempio, se a Vicenza si verificasse la situazione registrata con l’alluvione del 2010, non più del 15% del territorio ne sarebbe interessato rispetto a quello colpito allora.
Ma Bottacin ha voluto enfatizzare la parte dedicata alla protezione civile. “Nel Veneto – ha detto – possiamo contare sul prezioso apporto dei volontari. Oltre 500 organizzazioni, con circa 18 mila volontari altamente addestrati. Credo che debbano essere valorizzati e vogliamo dare la massima visibilità al loro lavoro, che vale anche sotto il profilo economico. Solo l’ANA ha calcolato nel 2017 un’attività pari a 2.351.000 ore-uomo, corrispondenti a 65 milioni di euro, che non sono stati a carico dei cittadini”.
Il sito, ha spiegato il “content manager” Michele Carbogno, guarda in avanti e sarà aggiornato costantemente, anche per quanto riguarda la gestione di emergenze come quella dei pfas e dei danni da calamità naturali.