Alla vigilia del derby veneto tra Venezia FC e Chievo Verona, mister Paolo Zanetti, allenatore die lagunari, ha incontrato la stampa in videoconferenza.
Mister, innanzitutto come avete lavorato in questa pausa purtroppo forzata per via delle note vicende legate al Covid?
“Abbiamo lavorato come sempre, quindi non cambia niente. Spero che non sia passata la rabbia, per l’ultima sconfitta, ai ragazzi, e che quindi domani la mettano in campo anche se sono passati dieci giorni da quella partita. Abbiamo lavorato soprattutto sull’aspetto fisico, perché chiaramente abbiamo davanti una situazione anomala; una situazione dove giocheremo un sacco di partite. Le prime quattro saranno per decidere se saremmo stati bravi a centrare il nostro grande obiettivo, e poi, speriamo, tante altre per arrivare in A. Certo, sarebbe un’impresa, quindi per questo abbiamo dovuto fare determinati ragionamenti e mettere tutti i giocatori allo stesso livello. Fortunatamente, devo dire che non abbiamo infortunati, a parte quelli già noti, e soprattutto sono molto convinto che possiamo fare una grande partita”.
Come valuta il Chievo di questo girone di ritorno?
“Io valuto di solito nella totalità del campionato. Penso che il Chievo sia una delle squadre che gioca meglio, che esprime una qualità importante del gioco, nelle giocate, inoltre ha giocatori importanti, giocatori veloci e che sanno far male negli spazi, ed hanno un’idea di gioco interessante, propositiva, e quindi sarà sicuramente una partita difficile, bella, tra due squadre che fanno del dominio del gioco la propria filosofia principale, e quindi noi dovremmo stare attenti a loro così come loro dovranno stare attenti a noi. E’ una partita dove la posta in palio è molto alta, quindi ci potrebbe essere anche un fattore non solo tecnico, ma anche psicologico, importante, dove dovremo essere bravi a entrare e rimanere dentro alla partita nel modo giusto. Tuttavia, sappiamo che siamo vicini a fare qualcosa di importante, e credo che metteremo in campo tutto quello che abbiamo per chiudere la pratica nel più breve tempo possibile. Non facciamo calcoli, cerchiamo di vincere, e se non succede cerchiamo comunque di far punti e continuiamo il nostro cammino; alla fine prendiamo le somme”.
Anche col Chievo, all’andata, fu una sorta di beffa.
“Se quella di Salerno mi ha fatto arrabbiare, col Chievo ci sono state dinamiche diverse e più “pulite”, se vogliamo, cioè senza recriminazioni arbitrali. Certo, anche quella una bella beffa, non da poco, che fa parte di quelle quattro-cinque partite che non siamo stati bravi a portare a casa, nonostante l’avremmo ampiamente meritato. A Salerno, per tornare sull’argomento, credo che il risultato del pareggio sarebbe stato quello più giusto. Onestamente, non me ne ricordo neanche una di partita dove abbiamo “rubacchiato” qualcosa. Ora come ora, al di là di tutto, tutte squadre hanno delle grandi motivazioni e sarà ancora più difficile, quindi adesso ci mettiamo “a nudo” e tiriamo fuori tutto quello che abbiamo, che sappiamo fare”.
E’ stata sicuramente una stagione esaltante per il Venezia FC, e circolano voci di mercato anche sul suo conto. Pensa che possa essere una distrazione oppure una soddisfazione il fatto di essere cercati?
“Di certo, una delle più belle soddisfazioni, quest’anno, è stata quella che ha espresso la squadra, nella qualità del gioco ma anche lo spirito della squadra stessa che è stato messo in campo, che già fatto divertire tante persone, ha fatto seguire questa squadra, con grande affetto, da tanta gente. Le regole del mercato valgono per i giocatori, valgono per gli allenatori, fa parte del nostro mondo; siamo dei professionisti, sicuramente queste cose testimoniano la bontà del lavoro che una persona propone. Anche noi cerchiamo di fare il massimo, per avere poi dei miglioramenti, lavorativi ma anche delle soddisfazioni personali, oltre a quelle di squadra e di società. Adesso però sono molto concentrato sul presente, ed anche la squadra è molto concentrata. Credo che abbiamo un’occasione importantissima per la questione play-off”.
Lei ne ha parlato con la società?
“Abbiamo avuto una prima chiacchierata, un po’ di tempo fa; ormai sono passati un paio di mesi, quindi è stata una cosa abbastanza interlocutoria, ma credo, come ho detto altre volte, che sia giusto parlarne a obiettivi raggiunti, a bocce ferme; non c’è tempo adesso, quasi neanche per allenarci, figuriamoci se c’è tempo di parlare. Fermo restando che comunque ho un contratto, adesso siamo tutti concentrati a mille sul campo”.
Tornando alla partita di domani: pensa che convocherà tutti i giocatori a disposizione?
“Ho dovuto far mettere dentro un po’ di benzina a molti. Di certo ne abbiamo di situazioni favorevoli, e quella di domani sarà davvero un’opportunità per portare tutti quanti, o quantomeno gran parte dei giocatori, ad un livello alto. Anche perché il discorso è abbastanza chiaro: tutte queste partite ravvicinate porteranno alla necessità di utilizzare tutti i giocatori della rosa, che prima o poi diventano determinanti; non c’è più tempo di dire “Non ha la condizione”: quello che saremo determinerà il nostro destino”.
E dal punto di vista mentale come stanno i giocatori?
“Ho visto tutti quanti ancora molto carichi, perché sono consapevoli che potrebbe capitare ad ognuno di loro l’opportunità di mettere il proprio timbro su qualcosa di importante”.