Questa mattina è stato presentato in videoconferenza Michaël Cuisance, nuovo centrocampista del Venezia FC. Il nuovo acquisto arancioneroverde è stato introdotto dal dg lagunare, Mattia Collauto.
“Michaël Cuisance è un petit cadeau, anzi un grosso regalo fatto dalla nostra proprietà, è un giocatore di grandissimo talento e non lo scopriamo noi. Arriva da un club importante, ma al di là del club da cui arriva, è un giocatore che ha grandissime qualità: si tratta di un giocatore giovane, di grande talento, prospettiva e personalità, ha grandissimi margini per consacrarsi a grandi livelli insomma. Sicuramente sarà un tassello importante per gli obiettivi che vogliamo raggiungere. E’ un’operazione naturalmente importante da parte del club, con il nostro avvallo ma è stata decisiva la volontà del presidente Duncan Niederauer. Alex Menta già diverso tempo fa aveva iniziato ad andare in avanscoperta, a tastare il terreno, ed è nato il percorso che ci ha portato ad avere a casa un giocatore dal talento importante; ora il campo sicuramente confermerà le sensazioni che abbiamo, il campo è il più indicato a decidere se le scelte sono giuste o sbagliate. La scelta sul giocatore, oltretutto di fargli un quadriennale, è una scelta importante da parte nostra, dal punto di vista economico e dell’investimento. Quanto alle cifre per l’acquisto: non è mia usanza darle, non è corretto, non mi piace parlarne, ma la società ha fatto uno sforzo importante, per l’acquisizione e anche per il giocatore. Credo che sia stata fatta un’operazione, nel complesso, indirizzata a valorizzare il giocatore, e non solo perché proviene dal Bayern Monaco, che è, credo, uno dei tre Club più importanti al mondo, ma per le qualità del calciatore. E’ un ragazzo che ha qualità evidenti, speriamo che queste si trasformino in sostanza, in numeri, ma ha tutte le credenziali per spaccare. La scelta che ha fatto Cuisance è di grande personalità, l’anno scorso era in una squadra importante come l’Olympique Marsiglia, deve ancora esplodere del tutto, è un ragazzo ancora molto giovane e fare una scelta di questo genere è una scelta di grande personalità e di consapevolezza di voler arrivare a un nuovo standard di rendimento che le sue qualità gli possono permettere. Più di cosa non sia andato al Bayern parlerei di un percorso che sta facendo, ha fatto una scelta forte per migliorare. E’ un team, il Bayern, che si gioca la Champions tutti gli anni. Noi siamo onorati della scelta forte che lui ha fatto”.
Quindi è stata la volta di Michaël Cuisance:
“La Serie A è un campionato che diventa sempre più importante, i giocatori che ci giocano sono molti importanti, ho sempre sentito parlare bene del campionato italiano e dell’Italia, sono veramente impaziente di cominciare”.
Quali sono le tue caratteristiche? Inoltre hai un giocatore a cui ti ispiri nel modo di giocare?
“Mi piace avere la palla e giocare in avanti, rischiare anche e condurre la squadra. Per quanto riguarda l’ispirazione: ci sarebbero tantissimi esempi di idoli o miti, ma rimango Cuisance e non voglio assomigliare a nessuno”.
Quale numero di maglia hai scelto e c’è un motivo particolare legato alla tua scelta?
“Ho scelto la maglia numero 21, che è quella di Zizou Zidane quando è arrivato in Italia”.
Che cosa ti ha spinto a scegliere Venezia e cosa non ha funzionato al Bayern Monaco?
“Ho scelto il Venezia FC perché il club non si è mai arreso, non si è mai tirato indietro, anzi ha dimostrato un forte interesse e un progetto a lungo termine. Il mio intento è quello di aiutare il club come il club ha aiutato me, per raggiungere gli stessi obiettivi. Al Bayern ho imparato molto, con compagni molto forti ed importanti, ci sono stati sicuramente come tutte le esperienze lati positivi e negativi. Non posso dire che qualcosa non abbia funzionato.”.
Preferisci giocare mezzala destra o sinistra a centrocampo?
“Per me non c’è differenza, l’importante è essere in movimento e riuscire a portare la palla avanti; gioco dove mi chiede l’allenatore, che ha avuto un ruolo importantissimo sulla mia scelta di venire qui a Venezia. Gioco indifferentemente a destra o a sinistra”.
Cosa vuol dire per un giocatore giovane come te avere compagni come Lewandowski, Muller, Payet?
“Non può che essere un fattore positivo, quello di allenarmi con grandi giocatori: questo mi ha permesso di imparare molto e acquisire esperienza, ma anche di capire come si allena tutti i giorni un giocatore di alto livello”.
Che gruppo hai trovato a Venezia e come pensi di inserirti?
“Penso sarà molto semplice inserirsi nel gruppo, tutti i ragazzi sono stati fin da subito molto simpatici e accoglienti con me, alcuni li conoscevo già oltretutto”.
Domenica c’è il Milan e si parlerà un bel po’ di francese in campo. Che cosa pagheresti per segnare un goal al loro portiere?
“Sono molto concentrato per il match, il fatto di giocare contro il Milan non fa differenza, l’obiettivo è sempre quello di fare goal, magari più di un goal e vincere la gara”.
Che cosa hai pensato alla tua prima trasferta, alla situazione un po’ surreale vissuta a Salerno?
“Ero impaziente di giocare la mia prima partita in Italia, ma sicuramente è stata una situazione particolare in cui la salute dei giocatori e delle loro famiglie è passata in primo piano. Ora sono concentrato sulla prossima gara”.
Qual è ora il tuo percorso vaccinale?
“Inizialmente ero un po’ titubante, ma la situazione è tale da chiedere la vaccinazione per tutti. Anch’io ho scelto di essere vaccinato e con piacere ho fatto la prima dose”.
Quindi Mattia Collauto ha nuovamente preso la parola.
Direttore, Ci sono novità di mercato?
“Oggi no, perché siamo già vicini alla partita con il Milan e siamo concentrati lì, dobbiamo sfruttare tutte le forze e tutto il tempo che abbiamo per pensare a questa partita, che per noi è veramente importante. Per il mercato c’è tempo, qui c’è un gruppo di lavoro che lavora 24 ore su 24 e quindi riusciamo a fare tante cose, dopo la partita torneremo a pensare a quello che c’è da fare, soprattutto in uscita per poter dare la possibilità di dare ai nostri giocatori di giocare con continuità”.
Fiordilino è stato inserito in lista nei convocati al posto di Romero. Come mai?
“Era indisponibile, magari per domenica sarà disponibile. Noi abbiamo tre portieri importanti, Lezzerini, Maenpaa e Romero, chi gioca fa bene, abbiamo una vasta scelta siamo fortunati”.
E’ uscito il nome di Solbakken più volte: è un giocatore che può interessare?
“È un giocatore forte e che ci interessa, poi dipende da tante situazioni. In questo momento non abbiamo approfondito le cose, ma il mercato di gennaio è diverso da quello estivo. Lui sta facendo bene al Bodo, sicuramente avrà altri estimatori. In questo momento non c’è una trattativa in corso, magari tra una settimana sì, questo lo dirà il tempo, ma dipenderà da tanti fattori e dalle nostre esigenze”.
Quanto a Caldara e Tessmann che erano squalificati: saranno schierati o no?
“Vediamo, dipende da oggi e da domani: sono cose che poi valuteremo con i nostri avvocati, la realtà è che è una situazione ridicola dove ci ride dietro tutto il mondo, nessuno si sta prendendo una responsabilità, quindi in questo momento non sappiamo cosa fare. E’ una vergogna, non sappiamo che cosa fare. L’unica realtà è che abbiamo fatto una trasferta contro una squadra che non poteva presentarsi e quando questo succede, di solito si vince a tavolino, poi sappiamo benissimo come vanno le cose. Però è evidente che di mezzo ci finisce la regolarità del campionato e questo noi non lo accettiamo”.