Al Venezia FC non è bastato un buon primo tempo per portare a casa il risultato. Finisce infatti 1-2 al Penzo che, nonostante il cambio di allenatore, continua ad essere un tabù per i lagunari.
La Cronaca. Il clima attorno al club arancioneroverde prima della partita non è certo dei migliori. Alcuni gruppi della curva comunicano che non faranno sentire la propria voce durante il match. Vengono appesi in diversi luoghi della città alcuni striscioni sui quali è scritto “Stop Bu$ine$$ Liberate l’Unione”, accompagnati anche da un volantino in cui viene spiegato il motivo di questa protesta. Tutto questo sommato a cori contro il Presidente e Menta. Insomma un pre-partita certamente non dei migliori per l’esordio in panchina del nuovo allenatore del Venezia FC, Paolo Vanoli. Da segnalare che la panchina arancioneroverde torna ad essere posizionata dalla parte della Curva Sud.
Prima del fischio iniziale viene deposto una corona di fiori sotto targa in ricordo di Valeria Solesin.
Il tecnico lagunare riporta Busio in campo dal primo minuto, ma nella posizione di suggeritore delle due punte che sono Pohjanpaolo e Johnsen, anche lui da diverso tempo fuori dalle prime scelte.
Calcio d’inizio affidato all’undici locale. Interessante azione del Venezia al 6′ con un triangolo in area avversaria che non si concretizza. Buona fase della gara per i lagunari che all’8′ guadagnano il primo corner. Brivido per Ravaglia su tiro dal limite di Haps che viene deviato sul fondo. Il match si sblocca al 10′ con l’1-0 dei padroni di casa: Pohjanpaolo recupera il pallone nella metà campo dei calabresi, corre centralmente e con un bel tiro supera l’estremo difensore, incerto nel tentativo di parare la sfera. Altra grande azione per il Venezia che si conclude con un tiro di Crnigoj che scheggia la traversa al 14′. In pochi minuti tre occasioni, di cui una finalizzata, per gli arancioneroverdi.
Poi tocca agli amaranto condurre le danze. Joronen si deve impegnare al 15′ su un tiro-cross di Pierozzi. Pericoloso Canotto poco dopo con il pallone deviato in angolo da Joronen. La Reggina colleziona tre angoli di fila in pochissimo tempo.
Goal annullato al 22′ ai padroni di casa per un fuorigioco di Andersen. Sospiro di sollievo per Giraudo autore di una devizione decisiva sulla propria porta. Pericolo al 27′ per la porta di Joronen, ma bandierina alzata.
Grande azione al 31′ di Johnsen che parte in velocità sulla sinistra e, con il portiere in uscita, prova il pallonetto, che però non trova la porta.
Altra clamorosa occasione per l’undici di Vanoli al 38′: pallone sulla destra per Pohjanpaolo, sul tentativo ribattuto, liscio di Busio, sfera che comunque arriva ad Andersen che calcia, costringendo Ravaglia a buttarsi sulla destra per deviare in angolo. Dal corner, colpo di testa di Modolo che supera Ravaglia, ma sulla linea salva Gagliolo.
Dominio assoluto in quanto occasioni per i lagunari che provano a sfruttare le ripartenze.
Durante i tre minuti di recupero della prima frazione di gioco, punizione di Hernani non pericolosa. Si va al riposo con il risultato di 1-0.
Si riparte con un tentativo velleitario di destro, al 46’, dal limite dell’area di rigore, del neo entrato Menez, palla in curva. Al 49’, dagli sviluppi di un corner, tentativo in rovesciata da parte di Gagliolo, palla che finisce altissima sopra la traversa. Un minuto dopo, su assist di Menez, è Gori che, con il tacco all’indietro punta alla porta, con un rasoterra troppo debole e centrale, che Joronen para. Al 55’ arriva il pareggio della Reggina: da fallo laterale, tiro d Majer, pallone toccato sul palo da Joronen, Canotto lo anticipa e sigla l’1-1. Al 57’ calcio di punizione per il Venezia FC: batte Andersen, palla a Johnsen che colpisce di testa mandandola direttamente fra le Francia del portiere avversario. Al 63’, cercando di sfruttare una ripartenza di Fiordilino, dal limite dell’area Busio calcia malamente la sfera, che finisce in curva. Al 73’ scintille in campo tra Liotti e Haps, quest’ultimo finisce a terra, il direttore di gara ammonisce entrambi. Al 75’ punizione di Cheryshev, Modolo non riesce a fare sponda. Al 76’, da fallo laterale, rimpallo di cui approfitta Hernani, che insacca la rete dell’ 1-2. Un minuto dopo, cross di Cherishev che Fiordilino, per un soffio, non riesce ad arpionare. Nel frattempo, dalla curva arancioneroverde, un gruppo di tifosi inneggia a mister Filippo Inzaghi esponendo uno striscione con la scritta “Inzaghi uno di noi”. All’86’, dagli sviluppi di un corner, da posizione leggermente defilata Pierini punta alla porta, Ravaglia che nel frattempo aveva lasciato la porta sguarnita è lesto a rialzarsi e a deviare la palla nuovamente in angolo. Due minuti dopo, punizione dalla trequarti per il Venezia. Finta di Cheryshev, calcia Pierini, palla ampiamente a lato. Al terzo dei quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro, su lancio di Haps, Di Chiara salva la porta da un’uscita di Ravaglia,
Venezia FC (3-5-2): Joronen; Wisniewski, Modolo (83’ Pierini), Ceccaroni; Zampano, Crnigoj (60’ Cherishev), Busio, Andersen (60’ Fiordilino), Haps; Johnsen (60’ Cuisance), Pohjanpalo (70’ Novakovich). A disposizione: Bertinato, Ceppitelli, Svoboda, Zabala, Ullmann, Candela, Tessmann. All.: Paolo Vanoli.
Reggina (4-3-3): Ravaglia; Pierozzi, Camporese, Gagliolo, Giraudo (46’ Di Chiara); Fabbian (46’ Menez), Majer, Hernani; Canotto (80’ Cionek), Gori (67’ Liotti), Rivas (71’ Cicerelli). A disposizione: Colombi, Dutu, Bouah, Loiacono, Crisetig, Obi, Ricci. All.: Filippo Inzaghi.
Marcatori: 10′ Pohjanpalo, 55’ Canotto, 76’ Hernani,
Ammoniti: 57’ Canotto, 73’ Liotti e Haps, 87’ Menez,
Arbitro: Matteo Mercenaro
Assistenti: Fabio Schirru, Federico Fontani
Quarto Ufficiale: Andrea Ancora
VAR: Antonio Di Martino
AVAR: Salvatore Longo
Spettatori: 4.013
Recupero: 3′ pt + 4’ st.