La ruspa si è attivata alle ore nove di questa mattina e continuerà il suo lavoro fino a quando non avrà raso al suolo il più vecchio tra i due edifici del distretto sanitario di Mestre, tra una decina di giorni. Al suo posto sorgerà la nuova Casa della comunità di Mestre, accanto all’intera ristrutturazione del secondo edificio fronte strada. L’avvio ufficiale è stato dato dal direttore generale dell’Ulss 3 “Serenissima”, Edgardo Contato, dall’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, e dall’assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini, in sopralluogo assieme a dirigenti e tecnici dell’azienda sanitaria.
“Questo è un momento di grande fibrillazione per la città per quanto riguarda gli investimenti in sanità – ha spiegato stamattina agli organi di stampa l’assessore alla sanità del Veneto Manuela Lanzarin -. Qui sorgerà una delle 99 Case della comunità previste dalla Region,e per un totale di circa 250 milioni di euro d’investimento, di cui 9 in questa ulss. Questa è un’opportunità di aggregazione e potenziamento dei servizi: ambulatori, punti prelievi, medici di base a rotazione e integrazione ospedali e territorio. Ridisegnamo così l’infrastruttura socio sanitaria territoriale”.
“In un contesto ormai multietnico come quello mestrino, e particolarmente presente in queste vie del centro, questa Casa della comunità che sta per sorgere proprio in questo luogo rappresenta la sanità territoriale del futuro – ha ricordato il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato -. In questa sede storica che stiamo demolendo, nata come centro di elaborazione di tutti i dati dell’azienda sanitaria veneziana, buttiamo giù il vecchio per lasciare spazio a un grande e ambiziosa ‘casa’ di assistenza per tutti i cittadini del centro di Mestre”.
“Ringrazio l’assessore Lanzarin, il direttore Contato e le rispettive squadre per il raggiungimento di questo momento fondamentale per il nostro territorio – ha commentato Venturini – Quello di oggi è l’esempio concreto di quanto cambierà, nel giro di tre anni, il volto dell’edilizia sanitaria cittadina. Oltre che a Mestre, sono previsti investimenti e progetti importanti a Marghera, con il nuovo distretto sanitario, all’ospedale Civile di Venezia, che potenzieremo grazie a un investimento di oltre 60 milioni di euro, e all’Angelo, che allargheremo. Sono interventi di cui si parla da almeno vent’anni e che ora si concretizzano grazie a un fruttuoso lavoro di squadra tra enti. Mattone dopo mattone, cantiere dopo cantiere, stiamo costruendo insieme, in silenzio, il futuro della sanità veneziana senza causare disagi ai cittadini”.
Mentre la struttura attualmente in uso, e che serve gran parte della città di Mestre, subirà quindi una completa riqualificazione, dopo la demolizione la palazzina dismessa dell’area retrostante verrà ricostruita ex novo: il nuovo complesso avrà 4 piani, per un volume complessivo di 5.850 mc e per una superficie utile complessiva di circa 1.109 mq. Ospiterà il nuovo centro prelievi, ambulatori specialistici e di cure primarie, l’ufficio anagrafe sanitaria e altri spazi dedicati all’attività amministrativa e di servizio.
I lavori del cantiere della sede distrettuale proseguiranno quindi nei prossimi mesi con la ristrutturazione dell’edificio esistente fronte strada, sede attuale del distretto, in cui prosegue ininterrotta l’attività assistenziale e amministrativa.
Il finanziamento è di 7.290.000 euro e rientra nel Pnrr. Di cui, 2.500.000 euro con intervento finanziato dall’Unione europea; 4.090.000 euro con Fondi sanitari regionali; 700.000 euro con incentivi del Gestore dei servizi energetici (Gse). I lavori termineranno nel gennaio 2026.