Approvato il progetto di bonifica e messa in sicurezza operativa e permanente.

Il sindaco Conte: «Il più grande intervento ambientale mai realizzato a Treviso»

 

È stato presentato questa mattina il progetto definitivo di bonifica e messa in sicurezza operativa e permanente della ex discarica di via Orsenigo voluto dall’Amministrazione comunale di Treviso.  L’area di 96mila metri quadrati (pari a 13 campi da calcio) è stata inserita nel Piano regionale delle Bonifiche della Regione Veneto in quanto rientra fra i siti inquinati per la presenza di discariche di rifiuti urbani. I lavori permetteranno di riconsegnare lo spazio situato nel quartiere di Santa Bona alla collettività con un nuovo bosco urbano e un impianto fotovoltaico. 

La fine dell’attività della discarica di via Orsenigo risale al 1980. Il contesto ha poi subito negli anni una serie di interventi, a partire dalla copertura con terreni fini limoso-argillosi, avvenuta fra il 2005 e il 2012. A partire dal 2010 è iniziata poi una serie di analisi e monitoraggi della falda e del biogas, che hanno preceduto l’accordo fra Ca’ Sugana e Consiglio di Bacino Priula per la messa in sicurezza e la gestione della discarica, avvenuta nel 2019 per la bonifica del terreno e la riqualificazione. 

L’intervento. I lavori (che inizieranno entro novembre 2022) prevedono la sistemazione della copertura attraverso la regolazione della superficie dell’intera area per ridurre l’infiltrazione delle acque meteoriche. Si darà alla superficie dell’ex discarica una pendenza di circa tre metri affinché l’acqua possa defluire verso le estremità.  Per quanto riguarda la gestione del verde, nell’area verrà seminata erba e messi a dimora piante e cespugli di vario tipo fino a coprire una superficie pari a 25mila metri quadrati (2 ettari e mezzo).

Fondamentale sarà anche la costruzione del nuovo impianto di trattamento delle acque su due linee differenti: la prima riguarderà la purificazione delle acque di falda, attraverso la costruzione di un sistema di pozzi, tubazioni e un impianto di trattamento: l’acqua verrà depurata in loco e reintrodotta poi in falda tramite altri pozzi per la re-immissione. La seconda riguarda la gestione delle acque meteoriche (piovane): verranno realizzati 11 bacini di raccolta scoperti (vasche di laminazione) con una capacità massima complessiva di 10mila metri cubi, per poter gestire anche eventi meteorici estremi. L’acqua piovana, purificata in un apposito impianto di trattamento, verrà infine reimmessa sul terreno.

Impianto fotovoltaico. Nell’area verrà infine seminata l’erba e livellato il terreno così da renderlo pianeggiante per la futura installazione dell’impianto fotovoltaico da 1 megawatt per evitare l’emissione di ben 500 tonnellate di CO2 l’anno.

Per la riqualificazione dell’area il Comune di Treviso ha ottenuto un finanziamento regionale di circa 4,3 milioni. 

«Quello di via Orsenigo è il più importante intervento ambientale mai realizzato a Treviso per il quale ringrazio il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ne ha finanziato la bonifica e la riqualificazione», le parole del sindaco di Treviso Mario Conte. «Un’area particolarmente ampia dove sorgerà un bosco urbano e un impianto fotovoltaico: un intervento che segue il doppio binario della sostenibilità energetica e ambientale. Ma soprattutto, verrà restituito alla comunità e al quartiere di Santa Bona quello che per anni è stato un vero e proprio buco nero».

«Quello di Treviso è un esempio virtuoso», afferma l’assessore regionale all’Ambiente Gianpaolo Bottacin. «Da un cadavere eccellente come l’ex discarica di via Orsenigo si è arrivati ad un’opportunità dal punto di vista ambientale. A livello regionale abbiamo censito i siti inquinati, che sono 2891, e avviato bandi per andare a risanare le varie aree, pubbliche e private. Il Comune di Treviso ha avuto la capacità e la visione di intervenire con un progetto che può diventare un modello». 

«Grazie alla successiva realizzazione dell’impianto fotovoltaico», afferma l’assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Treviso, Alessandro Manera. «Verrà costituita una comunità energetica attraverso la quale sarà possibile fornire energia pulita a edifici pubblici. Un’opera particolarmente importante che ha pochi precedenti a livello nazionale per la complessità di progettazione e benefici per collettività e la salute pubblica». 

«Per Contarina questo progetto costituisce un’opportunità per sperimentare nuove tecnologie per la bonifica, in particolare per la purificazione delle acque, con un modello che verrà poi applicato anche in altri siti», spiega il consigliere di Contarina Franco Zanata. 

«Il Consiglio di Bacino Priula, attraverso l’azienda di proprietà dei Comuni Contarina, si occupa da tempo della bonifica e della riqualificazione delle discariche post-mortem», sottolinea il Presidente del Consiglio di Bacino Priula Giuliano Pavanetto. «Si tratta di un tema molto rilevante dal punto di vista della tutela del territorio e per questo l’intervento presso la discarica di via Orsenigo è inserito in un più ampio progetto: ci sono infatti altri sei siti di cui ci stiamo occupando per interventi importanti, di cui presto daremo notizia. L’affidamento dei lavori a Contarina assicurerà, grazie all’esperienza maturata dall’azienda negli anni, una realizzazione ottimale delle opere tale da consentire la riqualificazione dell’ex discarica, contenendone l’impatto ambientale».