Da qualche giorno la Sala Operativa del Comando dei Vigili del Fuoco di Venezia ha iniziato a utilizzare, per la gestione delle chiamate di soccorso, il Fire Priority Dispatch System.
Tale sistema, applicato in 46 paesi, tradotto in 22 lingue e usato in più di 2.500 centrali operative, sia dei vigili del fuoco, che del soccorso sanitario e delle forze di polizia, è strutturato con domande e istruzioni per la sicurezza del chiamante e delle altre persone presenti sulla scena standardizzate, studiate dalle International Academies of Emergency Dispatch.
Queste organizzazioni no profit si avvalgono di esperti e di un metodo di feedback da tutte le centrali servite dal sistema nel mondo, per effettuare analisi delle richieste di soccorso, sperimentazioni, statistiche, con lo scopo di elaborare le migliori pratiche per le centrali operative di soccorso.
L’utilizzo dei protocolli di intervista e istruzioni standardizzate porterà a una più omogenea gestione delle richieste e dell’invio delle risorse di soccorso, incrementando il livello di qualità del servizio fornito. In Italia il sistema è già utilizzato da diverse centrali operative del SUEM 118 con ottimi risultati.
È previsto anche un sistema di miglioramento della qualità tramite audit interni effettuati da operatori specializzati che effettueranno il riascolto e l’analisi delle chiamate al fine di aiutare gli operatori di Sala Operativa ad utilizzare i protocolli in maniera sempre più conforme e coerente con le regole.
Nella chiamata di soccorso l’utente ha un ruolo fondamentale per la raccolta delle informazioni necessarie per l’esatta individuazione della localizzazione dell’evento e la definizione delle migliori risorse da inviare.
L’utente è quindi invitato a seguire quanto viene chiesto dall’operatore e di rispondere alle domande che gli vengono poste, sapendo che l’invio dei soccorsi avviene non appena ricevuto le indicazioni essenziali, lasciando le eventuali ulteriori domande necessarie alla continuazione dell’intervista dopo l’invio delle squadre.
La collaborazione del chiamante e l’attuazione delle istruzioni impartite dall’operatore dei vigili del fuoco risultano di fondamentale importanza al fine di garantire la migliore risposta, riducendo contemporaneamente i rischi per la propria e altrui incolumità.
Nell’ottica di migliorare continuamente il servizio di soccorso e la professionalità dei propri operatori, il Comando di Venezia, primo per il Corpo Nazionale a utilizzare questa nuova metodologia, ha chiesto e ottenuto dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile di sperimentare tale sistema per 3 anni.