I carabinieri della Stazione di Spinea, nella tarda serata di ieri, hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dall’autorità giudiziaria lagunare nei confronti di H.S., tunisino, classe 90, già sottoposto alla detenzione domiciliare presso l’abitazione della ex compagna, a Spinea.
H.S. era ai domiciliari per spaccio di sostanze stupefacenti commesso a Mestre e Marghera nel 2017 e 2018 nonché reati contro il patrimonio e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Lo scorso sabato notte i carabinieri di Marghera sono intervenuti presso la sua abitazione per un controllo e lo hanno trovato all’esterno, in strada, con la figlia minore tra le braccia. Nella circostanza hanno proceduto al suo deferimento in stato di libertà per il reato di evasione ed anche per maltrattamenti in famiglia.
L’uomo, infatti, poco prima l’intervento dei militari, aveva colpito più volte l’ex compagna che solo dopo diversi tentativi era riuscita a divincolarsi e scappare in strada. Durante la colluttazione la donna, ancora in casa, era riuscita a contattare il 112 per pochi minuti, prima che l’uomo le sottraesse con violenza il cellulare dalle mani.
Secondo quanto riferito dalla donna, l’ex compagno, ospitato nella sua abitazione a Spinea per consentirgli di scontare la pena ai domiciliari e permettere di stare con la loro unica figlia, di anni 5, in piena notte le avrebbe chiesto con insistenza di avere un rapporto sessuale. Il suo rifiuto lo avrebbe mandato su tutte le furie e dopo un’apparente desistenza, l’avrebbe raggiunta in cucina iniziando a malmenarla e colpirla con schiaffi e sul volto e sul petto, strappandole la maglietta. La donna, seppur in preda al panico, riusciva fortunatamente a scappare in strada, venendo raggiunta e soccorsa dai carabinieri intervenuti poco dopo.
H.S. dovrà scontare, per il momento, una pena di circa 2 anni in carcere.