Prima di tutto il consueto aggiornamento dei numeri legati all’epidemia nel Veneto. IL Governatore, Luca Zaia, ha mostrato i seguenti cartelli: sono stati eseguiti sino ad ora 105.784 tamponi, dei quali circa 6.000 devono essere ancora analizzati, perché ancora in coda. Attualmente sono positive a questa analisi 9.155 persone. Complessivamente in isolamento ci sono 19.945 cittadini. I ricoverati, ovvero letti occupati in ospedale, sono 2.036, di cui 356 in terapia intensiva. Dimessi 828, deceduti 448, nati in queste ultime 24 ore, 85.
Il presidente della Regione Veneto ha quindi commentato così questi dati. “I veneti si stanno dando una grande mano. Rispetto alla tabella dettata dalla simulazione, siamo indietro di 5 giorni, e questa è una notizia positiva. Grazie ai dati delle compagnie telefoniche abbiamo visto che i transiti delle persone hanno avuto una diminuzione del 55%. Positivo anche l’andamento delle persone che sono in terapia intensiva. La settimana prossima ci indicherà che via stiamo prendendo, se ne stiamo uscendo, oppure se stiamo andando contro un muro”.
I giovani – “Tramite Twitter mi stanno arrivando migliaia di messaggi al giorno da parte di ragazzi. Mi scrivono che non possono uscire, che sono da giorni che non vedono i loro amici. I li ringrazio, perché per chi è giovane, non è facile rimanere a casa, abituati com’erano a poter uscire, avere frequentazioni. Un giorno si potrà dire che i nipoti hanno salvato i nonni. A quelle persone che, in generale, non stanno rispettando le restrizioni, dico che vanno in contro a far del male a se stesse. Io avrei anche un video da mostrare di una persona che fa fatica a respirare in terapia intensiva, ma vorrei evitarlo di farlo, soprattutto per rispetto di chi ha persone ricoverate in quei reparti”.
Settimana importante – “Questa settimana è cruciale, noi veneti stiamo facendo un bel lavoro, e per veneto non intendo solo chi abita qui. Sosteniamo anche chi dall’estero vorrebbe rientrare. Però, non possiamo abbassare la guardia. Vi dico di utilizzare sempre le mascherine, è importante coprirsi naso e bocca in modo tale che il virus non si diffonda nell’aria”.
Mascherine – “Ho chiesto che si liberalizzi la distribuzione delle mascherine, in modo tale che siano vendute direttamente anche dai supermercati. Attualmente se vengono intercettate in dogana vengono sequestrate, quindi chi le ordina non le vede arrivare”.
Appello – “Per la lotta al virus abbiamo finora speso 92 milioni, stiamo raschiando sino in fondo tutte le possibili fonti, grazie alla collaborazione di tutti gli assessorati. Diverse associazioni hanno già rinunciato ai soldi che gli diamo annualmente, spero e sollecito che questo lo facciano tutte”.
Occhio alla Germania – “Attenzione alla Germania, perché attualmente ha stanziato 550 miliardi. Praticamente metà degli Stati Uniti. Non è giusto che l’Europa possa permettere una situazione del genere, perché è chiaro che quando si ripartirà, ai blocchi di partenza troveremo le industrie tedesche che saranno pronte ad aggredire il mercato. Se hanno deciso che dobbiamo fare i mezzadri di qualcun altro, hanno sbagliato. Bisogna che alla fine le aziende siano pronte e toniche. L’Europa è scandalosamente assente. A noi non servono i video dei leaders europei che ci fanno forza, abbiamo bisogno di aiuti veri”.
Mattarella – “Qualche sera fa ho ricevuto una telefonata da parte del Presidente della Repubblica che ha voluto approfondire la situazione della nostra regione”.
Test sierologici – “In unità di crisi abbiamo approvato una relazione dell’università di Verona e Padova per partire con i test sierologici. Facciamo i prelievi del sangue e andiamo ad analizzare le immunoglobuline: per sapere se il paziente ha già anticorpi e immunizzazione. Questi prelievi verranno, prima di tutto, fatti ai 54.000 operatori sanitari e poi all’interno delle case di riposo”.
Multe – “Ho scritto a tutti i prefetti perché chi è fuori di casa nel raggio di 200 metri non siamo convinti debba essere multato. Entro questo raggio si può fare qualsiasi cosa, chiaramente non ci devono essere assembramenti”.