1 milione e 430mila euro: un bando, tante storie umane

La Camera di Commercio ci ha creduto e i finanziamenti sono arrivati  ai negozi di vicinato vera colonna portante durante il lockdown

 

“Voglio condividere con voi l’orgoglio per averci creduto anche in un momento in cui sembrava non ci fosse nulla a cui credere se non che c’era una pandemia mai vista prima – dice con tono fermo il Presidente Pozza -.

Eravamo da subito convinti che i finanziamenti dovessero andare a chi ne aveva effettivamente bisogno e che sarebbe stato un garanzia importante per supportare le difficoltà sociali causate dal lockdown da Coronavirus.

Non si tratta di acquisto di presidi medici, ma di vera e propria vita quotidiana, che ha bisogno di approvvigionamenti e di consegne a domicilio dando così conforto, supporto logistico e aiutato chi in alta montagna vive e lavora o chi doveva rimanere in isolamento.

C’è chi ha voluto ampliare attività esistenti rendendoli polifunzionali, chi ha creato nuove attività per rispondere a nuovi bisogni, chi ha voluto restaurare i muri, le facciate per rendere più accoglienti i propri negozi.

Ma dietro alle pratiche ci sono persone e storie, come chi, in difficoltà per il COVID, ha fatto telefonare  alla Camera di commercio, per assicurarsi che le pratiche del bando, presentate per i propri clienti, fossero andate a buon fine. “

 

 

Ci sono due graduatorie distinte, una relativa agli interventi localizzati nei comuni confinanti e contigui con il Trentino Alto Adige, l’altra relativa agli interventi localizzati nei rimanenti comuni provinciali.

Risultano pervenute complessivamente 79 domande, 65 sono state finanziate.

Le domande con relativi motivi sono state poche, alcune perché arrivate dopo i termini di scadenza, una perché si trattava dell’acquisto di un furgone mentre il bando prevedeva l’equipaggiamento dei trasporti per il delivery.

I punteggi sono stati attribuiti in base alla localizzazione dell’intervento, altri sono stati attribuiti in base all’età del legale rappresentante, altri sono stati attribuiti premiando le attività di esercizio di vicinato polifunzionali, esercizi già polifunzionali alimentari e i bar che hanno aggiunto al loro interno rivendite di generi alimentari.

Le risorse sono andate alle attività di vicinato nei comuni di montagna e di altri comuni quali: Agordo   Alpago   Arsiè   Auronzo di Cadore   Belluno   Borgo Valbelluna   Calalzo di Cadore   Canale d’Agordo   Cencenighe Agordino   Chies D’alpago   Colle Santa Lucia   Comelico Superiore   Cortina d’Ampezzo   Domegge di Cadore   Falcade   Feltre   Limana   Livinallongo del Col di Lana   Longarone   Lorenzago di Cadore   Pieve di Cadore   Ponte Nelle Alpi   Quero Vas   Santa Giustina   Santo Stefano di Cadore   Sedico   Seren del Grappa   Tambre   Treviso   Val di Zoldo   Vallada Agordina   Vigo di Cadore   Vodo di Cadore   Voltago Agordino

“E’ un bel risultato di cui la Camera di Commercio va orgogliosa, ringrazio lo staff camerale per il lavoro svolto e la Provincia che crede con noi, in questo sodalizio tra amministrazioni pubbliche, capace di generare risorse e  senso di fiducia  alle imprese, un supporto  così necessario in questo momento di pandemia – conclude il Presidente Pozza -.”