Incontro 3V Sigma, da sinistra: Marco Bello della Rsu Femca Cisl Venezia, Francesco Coco della segreteria di Femca Cisl Venezia, Massimo Bobbo, uno dei dipendenti di 3V Sigma
Incontro 3V Sigma, da sinistra: Marco Bello della Rsu Femca Cisl Venezia, Francesco Coco della segreteria di Femca Cisl Venezia, Massimo Bobbo, uno dei dipendenti di 3V Sigma

3v Sigma, sono passati tre anni esatti da quella terribile mattina del 15 maggio 2020, quando andò a fuoco l’edificio dell’azienda di Porto Marghera.

I fatti

Il rogo aveva distrutto 12 mila metri quadrati di stabilimento, circa il 90 per cento del totale e allora ci lavoravano quasi 50 persone. Nell’incendio rimasero feriti due operai di una ditta della provincia di Terni. Ora lo stabilimento di materie chimiche è pronto a ripartire.

Tre anni dopo

Oggi, 15 maggio 2023, giorno del terzo anniversario del rogo, un gruppo di lavoratori si è ritrovato all’esterno della fabbrica di via Malcontenta 1. C’è voglia di ripartire perché, come ha annunciato la stessa azienda 3V Sigma, il ritorno alla normalità dovrebbe avvenire nella prossima estate; 3V Sigma ha comunicato inoltre di essere partita con i colloqui per arrivare a delle assunzioni (15 persone) da impiegare per l’avvio dell’impianto Pm3 (produttore di Tmpina) che sarà funzionale anche ai due stabilimenti bergamaschi di Mozzo e Grassobbio. L’obiettivo è arrivare una cinquantina di dipendenti per arrivare a mantenere gli altri impianti; infatti, la stessa azienda, nell’arco di un quadriennio, dovrebbe riavviare quelli scomparsi, come il Pm4, Pm5 e Pm6 (per la produzione di gel e materie prime per la cosmetica). L’investimento totale oscilla tra i 40 e i 60 milioni di euro.

Francesco Coco, Femca Cisl Venezia 

“Nel frattempo sia come Cisl Venezia sia come Femca, unica organizzazione sindacale all’interno di 3V Sigma, ci siamo costituiti parte civile – spiega Francesco Coco della segreteria di Femca Cisl Venezia – ed è un atto dovuto, perché i due lavoratori feriti hanno rischiato davvero molto, con ustioni in circa il 70 per cento del corpo: oggi stanno bene. Arriviamo da un triennio faticoso, durante il quale abbiamo mantenuto un tavolo permanente con l’Unità di crisi della Regione, con l’assessorato al Lavoro Elena Donazzan e ora raccogliamo i frutti, parlando di ripartenza. Sapere oggi che l’azienda ha reinvestito nel territorio, è una grande soddisfazione, perché si torna a parlare di assunzioni, di rilancio della chimica di base e di Porto Marghera. Ma il confronto con l’Unità di crisi rimarrà aperto, perché oltre alla sostenibilità occupazionale, puntiamo pure a quella ambientale. E a breve ripartiremo con un’azienda all’avanguardia pure sotto l’aspetto tecnologico. Ringraziamo l’Inps, perché è riuscita a far avere la cassa integrazione ai lavoratori ed esserci d’aiuto”.

La cassa integrazione straordinaria

Dal giorno dell’incendio, 3V Sigma ha sostenuto i costi del personale, pagando lo stipendio durante il presidio permanente, e poi è iniziata la bonifica per arrivare alla messa in sicurezza dello stabilimento. Infine, per tutti i lavoratori è stata attivata una cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione: oggi ne beneficiano in sei, perché gli altri hanno trovato un impiego in altre realtà dello stesso settore. Restano ancora da conoscere del tutto le cause dell’incendio (ancora al vaglio della magistratura) dove, in quel momento, in fabbrica c’era una dozzina di addetti.

Marco Bello, Femca Cisl Venezia

“Siamo fiduciosi sulla ripresa completa di 3V Sigma – precisa Marco Bello della Rsu Femca Cisl Venezia – perché è una vittoria arrivata dopo tre anni di lavoro. All’inizio nessuno avrebbe scommesso su una ripartenza del genere. E ci abbiamo creduto”.

Ma quanto accaduto quel 15 maggio 2020, resterà vivo nella memoria di chi era in fabbrica.

La testimonianza di un dipendente

“Quel giorno stavo scaricando un’autobotte di acrilato di etile – ricorda Massimo Bobbo, uno dei dipendenti di 3V Sigma – “Stavo controllando un serbatoio, quando, ad un tratto, si è verificata l’esplosione in un’altra cisterna per il recupero di acque di bonifica. Sono partite le fiamme, coinvolgendo tutti gli impianti. Sono riuscito a fuggire dirigendomi verso l’uscita: è stata una brutta esperienza ma, per fortuna, non ci sono state vittime”.

Cisl Fp Venezia sulla mancata erogazione delle indennità

“La Cisl Fp Venezia  – si legge in una nota ufficiale – esprime ancora una volta la propria gratitudine nei confronti dei lavoratori dell’Inps di Venezia per aver in tempi rapidi gestito la Cassa integrazione guadagni (Cig) dei dipendenti di 3V Sigma, in attesa del sostegno al reddito e che sarà concretamente percepito entro una decina di giorni. Massimo Grella e Giuseppe Callegaro segretario generale della Femca Cisl di Venezia dopo una verifica, confermano quanto sostenuto dall’ente previdenziale per cui la mancata erogazione delle indennità è dipesa unicamente dalla 3V Sigma che ha perfezionato i flussi con ritardo. Il prezzo l’hanno pagato i lavoratori dello stabilimento di Porto Marghera ed è bello sottolineare che grazie ad altri colleghi, funzionari Inps, si è riusciti a soddisfare in questo territorio le tante crisi aziendali e, quindi, le molte famiglie coinvolte”.