“La ‘Legge regionale per la cultura’ n. 17/2019 affida il compito alla Regione di individuare le commemorazioni di eventi e personalità che hanno segnato, in modo rilevante, la storia del Veneto elevandone il prestigio e l’immagine a livello regionale, nazionale e internazionale. Non possiamo che essere soddisfatti della scelta di celebrare i cinquant’anni dalla morte del grande musicista Gian Francesco Malipiero, un veneto che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica. La sua grandezza si manifesta nella sua creatività innovativa, nella difesa del patrimonio musicale tradizionale, nel suo ruolo di insegnante e mentore, nonché nella sua promozione della musica italiana in tutto il mondo”.
Lo ha detto l’Assessore alla cultura della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari, in occasione della conferenza stampa a palazzo Grandi Stazioni, a Venezia, in cui è stato presentato il fitto programma di attività per la celebrazione dei 50 anni dalla morte di Gian Francesco Malipiero (Venezia, 18 marzo 1882 – Treviso, 1° agosto 1973), il grande compositore veneziano, tra i più insigni del Novecento.
Alla conferenza sono intervenuti, tra gli altri, anche Federico Pupo di Asolo Musica – Associazione Amici della Musica, Daniele Ruggeri dell’Associazione Ex Novo Ensemble e Paola Cossu della Fondazione Centro Musicale Gian Francesco Malipiero.
La Commissione tecnico-scientifica, nominata dalla Giunta Regionale per valutare le proposte progettuali, ha ritenuto di assegnare la priorità ai progetti riguardanti i cinquant’anni dalla morte di Gian Francesco Malipiero, per l’assoluta rilevanza della figura del compositore veneziano nell’ambito della musica europea del ‘900. La scelta è caduta su cinque soggetti proponenti, tutti di notevole rilevanza nell’ambito musicale, che prevedono un’ampia collaborazione con il coinvolgimento anche di altre istituzioni del mondo culturale regionale in un’ottica di rete e di condivisione degli obiettivi.
Si è pertanto costituito un Comitato regionale per la celebrazione composto da: Regione del Veneto, Asolo Musica – Associazione Amici della Musica, Associazione Musicantus, Associazione Ex Novo Ensemble, Comune di Treviso, Fondazione Centro Musicale Gian Francesco Malipiero.
Il comitato regionale delle celebrazioni Gian Francesco Malipiero ha realizzato un calendario di eventi, in collaborazione e in rete con: Asolo Art Film Festival, Ateneo Veneto, Comune di Asolo, Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, Conservatorio Cesare Pollini di Padova, Fondazione Benetton Studi e Ricerche di Treviso, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Giorgio Cini di Venezia, Fondazione Ugo e Olga Levi, Fondazione Teatro La Fenice, Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, OPV Orchestra di Padova e del Veneto, Università di Padova.
Il programma definitivo degli eventi in calendario elaborato dal Comitato e sostenuto dalla Regione del Veneto è stato illustrato oggi durante la conferenza stampa ed è in allegato. Il Comitato ha anche ideato il logo delle attività di celebrazione.
“Malipiero ha abbracciato un approccio innovativo alla composizione, cercando di rompere con le tradizioni accademiche ed esplorando nuovi suoni e combinazioni strumentali – prosegue l’Assessore -. La sua produzione è vasta e comprende sinfonie, concerti, opere da camera e composizioni per pianoforte. Trentasei sono gli eventi messi in cartellone da maggio a tutto dicembre 2023 coinvolgendo soprattutto i luoghi e le istituzioni in cui Malipiero ha svolto il suo straordinario percorso artistico: l’università di Padova, il Conservatorio di musica “Benedetto Marcello” e il Gran Teatro “La Fenice” di Venezia, i teatri e le chiese di Treviso e in particolare di Asolo, dove si era stabilito a vivere con la moglie Giulietta Olivieri. Ma le celebrazioni toccano anche il Teatro Sociale di Rovigo, Cortina d’Ampezzo, le biblioteche, le fondazioni e gli auditorium delle altre province venete”.
“Non dimentichiamo che Malipiero ha avuto un impatto significativo anche come insegnante e mentore per numerose generazioni di compositori italiani. Ha insegnato al Conservatorio di Venezia, contribuendo a formare giovani musicisti e incoraggiandoli a esplorare nuovi orizzonti creativi, tra cui Luigi Nono e Bruno Maderna. La sua eredità musicale e la sua influenza continuano ad essere riconosciute e apprezzate, testimoniando la sua grandezza nel panorama musicale del XX secolo”, conclude l’Assessore Corazzari.