Cadavere ritrovato in un casolare. Si cerca in queste ore il coltello (o il cacciavite) probabilmente usato per il delitto

 

Vincenza Saracino, 50 anni, pugliese, da anni residente a Treviso, è stata trovata morta ieri sera in un casolare abbandonato nella zona rurale di Preganziol.
Il cadavere era riverso e appoggiato a una parete con una profonda ferita da arma da taglio al collo, e un’altra alla mandibola. La donna era scomparsa da 24 ore e l’ultima volta era stata vista in un supermercato della zona.
Gestiva il punto vendita di una catena di sexy shop di proprietà sua e del marito.

La polizia scientifica, che fino alle 23 di ieri con i carabinieri del nucleo investigativo di Treviso è stata sul posto, ha eseguito tutti i rilievi del caso ma non sono stati trovati né gli effetti personali della donna né l’arma del delitto. Si indaga per omicidio mentre si attendono ulteriori elementi dall’autopsia.

A denunciarne la scomparsa era stato il marito. I carabinieri lo hanno già sentito due volte, mentre si stanno analizzando i filmati della zona. Attorno all’edificio diroccato dove è stato trovato il cadavere c’è un ampio prato incolto. Al momento non è certo che Vincenza Saracino sia stata uccisa all’interno del casolare e non si esclude che sia stata trascinata lì, lontana da occhi indiscreti, dopo essere stata ferita a morte. La sua bici è stata ritrovata poco distante dal casolare.

Elemento fondamentale, naturalmente, è l’arma da taglio utilizzata con buone probabilità per l’omicidio della donna, sulla cui ricerca si stanno concentrando febbrilmente le indagini in queste ultimissime ore.