Non due ma cinque i colpi di arma da taglio, di cui uno letale alla carotide, che hanno provocato la morte di Vincenza Saracino, la 50enne di Preganziol il cui corpo privo di vita era stato ritrovato circa 24 ore dopo in un vecchio stabile industriale dismesso a poche centinaia di metri da casa sua.

È uno degli elementi emersi dall’autopsia condotta ieri sul cadavere della donna, dall’anatomopatologo Claudio Terranova, e consegnati alla Procura della Repubblica di Treviso che sta procedendo ancora contro ignoti. Tra le altre lesioni, il perito ha evidenziato anche una frattura ad uno zigomo, circostanza che fa ritenere l’omicidio essere giunto al termine di una lite con percosse a mani nude.

La donna non è stata abusata sessualmente

Un’aggressione dalla quale la donna, che non risulta essere stata abusata sessualmente, avrebbe cercato inutilmente di difendersi, dati alcuni graffi ed ecchimosi rilevati sulle braccia. Visto l’impeto con cui l’omicida si è accanito sulla donna le ipotesi ora si orientano su un episodio d’impulso, dunque non correlato ad una premeditazione. È plausibile che Saracino avesse concordato un appuntamento con la persona che poi l’ha aggredita e dunque ulteriori indicazioni sono attese dall’esame del traffico telefonico e di messaggistica registrato nello smartphone della donna sequestrato assieme ad altre possibili fonti di prova.

Le indagini si concentrano fra celle telefoniche e telecamere del supermercato

Al setaccio le celle telefoniche, lo smartphone della vittima e le telecamere del supermercato Iperlando di Preganziol dove Vincenza Saracino si è recata poco prima di sparire, alle17.30 del 2 luglio, per uscire pochi minuti dopo. Dopo la spesa, verso le 17.45, la donna ha raggiunto con la sua bicicletta elettrica un bar trattoria a Settecomuni, dove era cliente abituale. Una breve sosta per comprare le sigarette. Nel tragitto dal sexy shop di Preganziol, dove lavorava, al bar trattoria, si è scambiata messaggi con la figlia che l’aspettava a casa per cena. Poi ai messaggi Vincenza non ha più risposto, sparendo nel nulla. 24 ore dopo il rinvenimento del suo cadavere a 200 metri da casa.