Parte da Vicenza il 18 agosto per arrivare al Cinema Edera di TREVISO il 24 agosto il tour di LA VITA ACCANTO, il film appena presentato e acclamato dal pubblico del Locarno Film Festival, dove Marco Tullio Giordana ha ricevuto il Pardo Speciale alla carriera.
Alla proiezione di Treviso sarà presente il regista Marco Tullio Giordana.
Tratto dall’omonimo romanzo dell’autrice Mariapia Veladiano, LA VITA ACCANTO è ambientato a Vicenza tra le stanze di Palazzo Franceschini Folco, in Piazza dei Signori, sul Ponte delle Barche, al Teatro Olimpico e nella residenza Ottavio Trento, ma ha anche molte altre anime venete.
Prodotto da Kavac Film, IBC Movie e One Art con Rai Cinema, è realizzato con il contributo della REGIONE DEL VENETO nell’ambito del PR Veneto FESR 2021 2027 – Azione 1.3.11 a favore della produzione cinematografica, il sostegno di VENETO FILM COMMISSION e con il patrocinio di CITTÀ E PROVINCIA DI VICENZA.
Dopo Vicenza, proseguirà il suo tour nel Triveneto accompagnato dal cast, a Padova (20 agosto), Pordenone (21), Udine (22), Gorizia (23) e Treviso (24).
Il film uscirà nelle sale dal 22 agosto distribuito da 01 Distribution.
LA VITA ACCANTO è ispirato al romanzo di Mariapia Veladiano, vincitrice del Premio Calvino, storia di una famiglia in cui segreti inconfessabili e sensi di colpa si intrecciano a grande talento e voglia di riscatto.
Il film è interpretato da Sonia Bergamasco, Paolo Pierobon, Valentina Bellè, Beatrice Barison (giovane talento musicale, concertista internazionale per la prima volta sullo schermo), Sara Ciocca, Michela Cescon, ed è una produzione Kavac Film, IBC Movie e One Art con Rai Cinema, prodotto da Simone Gattoni, Marco Bellocchio, Beppe Caschetto, Bruno Benetti.
Anni Ottanta, una città d’arte italiana, una famiglia ricca. Nasce Rebecca con una macchia rossa che ne deturpa il viso e getta nello sconforto la famiglia. Vengono a galla veleni antichi, solo grazie al suo talento musicale potrà superarli.
«Il romanzo di Mariapia Veladiano è il racconto di come il disagio possa irrompere nella vita di una famiglia, sconvolgendola per sempre. Nel libro questo disagio è rappresentato dalla mostruosità di un neonato subito rifiutato. Nel film questa ‘mostruosità’ è rappresentata da una macchia viola che copre metà del viso della bambina. Per il resto la piccola Rebecca è bellissima e, scopriremo col tempo, straordinariamente dotata per la musica. Ma l’angioma che la sfigura le rende difficile il rapporto con gli altri, soprattutto con la madre che non l’ha mai accettata e, per vergogna, l’ha sempre tenuta segregata in casa. Il tema centrale è quindi il corpo, la cui accettazione è alla base di ogni identità, e come le sue eventuali imperfezioni (quanto reali? quanto immaginarie? quanto indotte dallo sguardo altrui?) possano portare alla violazione per modificarlo e accettarlo secondo i canoni di un’illusione». Marco Tullio Giordana