Venezia ha celebrato questa mattina la “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”, in ricordo della fine della Prima Guerra Mondiale. La cerimonia in Piazza San Marco, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro della Difesa Guido Crosetto, accolti in città dal sindaco Luigi Brugnaro e dal presidente della Regione, Luca Zaia.
L’arrivo in piazza del Capo dello Stato è stato scandito dai 21 colpi a salve di cannone sparati dalla nave Thaon di Revel della Marina Militare, ormeggiata in bacino. Poi il passaggio in rassegna degli schieramenti delle Forze Armate, salutati da oltre quattromila cittadini. Davanti al palco delle autorità il passaggio dei reparti dell’Esercito Italiano, della Marina e dell’Aeronautica Militare, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, accompagnati dalla banda musicale interforze.
Al termine della cerimonia un lungo applauso ha accolto il lancio di sette paracadutisti atterrati davanti al palco d’onore con una grande bandiera italiana. Poi l’omaggio, sempre dal cielo, delle frecce tricolori con la tradizionale scia verde, bianca e rossa disegnata tra il campanile e le cupole della Basilica di San Marco sulle note dell’inno nazionale.
L’omaggio ai Caduti e il ricordo dell’Armistizio di Villa Giusti del 4 novembre 1918, che portò a compimento il processo di unificazione nazionale, hanno scandito gli interventi del Capo di Stato Maggiore Luciano Portolano e del ministro della Difesa Guido Crosetto nel corso dei quali è stato sottolineato l’alto valore simbolico della ricorrenza, in ricordo degli oltre seicentomila Caduti della Grande Guerra. La difesa della libertà e della democrazia, è stato ricordato nel corso della celebrazione, oggi assumono ancora più rilievo con l’istituzione della “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”, che sancisce il profondo legame tra le forze di difesa nazionale e i cittadini.
“Oggi rinnoviamo l’importanza della libertà e della democrazia, principi fondamentali che vanno difesi e rispettati per garantire un futuro alle giovani generazioni – le parole del sindaco di Venezia e della Città metropolitana, Luigi Brugnaro – In questa giornata ricordiamo le donne e gli uomini che si sono sacrificati e hanno combattuto per il bene del nostro Paese. A loro e a chi ogni giorno difende il tricolore va la nostra più profonda gratitudine”.
Nel corso della cerimonia è stato ricordato il sacrificio di Venezia nel corso del primo conflitto mondiale: i bombardamenti del 1915, l’estenuante difesa della prima brigata marina poi omaggiata nel tempo con lo stemma del santo patrono. A distanza di oltre un secolo l’omaggio alla città con gli onori al Gonfalone di San Marco, seguito da quelli della Città metropolitana e dei Comuni del Veneto rappresentati in tribuna d’onore dai rispettivi primi cittadini.
L’ultimo passaggio della commemorazione è stato il conferimento del presidente della Repubblica della croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia a sei bandiere di guerra per le “sicure prove di perizia, senso di responsabilità e valore” dimostrate negli anni in diversi scenari di guerra. Il riconoscimento è stato assegnato alle bandiere di guerra della Marina Militare, delle Forze Navali, del 152° Reggimento Fanteria “Sassari”, dell’ottavo Reggimento Artiglieria Terrestre “Pasubio”, della Nave Antonio Marceglia, del 14° Stormo e dell’ottavo Reggimento CC “Lazio”.
Prima della cerimonia in Piazza San Marco, le celebrazioni promosse dal Comune di Venezia sono iniziate questa mattina alle ore 9 in Piazza Ferretto, a Mestre, dove si è tenuto l’alzabandiera con picchetto d’onore militare alla presenza del sindaco Brugnaro, dell’assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce e del presidente della Municipalità di Mestre Carpenedo, Raffaele Pasqualetto. Presenti autorità civili e militari, tra loro il viceprefetto di Venezia, Giuseppe Vivola, il comandante in seconda dell’Istituto di studi militari marittimi, contrammiraglio Antonino Lo Duca e i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Il corteo si è poi spostato al Municipio di Mestre, in via Palazzo, dove sono state poste corone d’alloro alle lapidi dedicate ai Caduti.