Controlli dei Carabinieri nelle attività turistico-balneari di Jesolo
Controlli dei Carabinieri nelle attività turistico-balneari di Jesolo

Il Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri Tutela Lavoro di Venezia, coadiuvato dai
militari della Stazione Carabinieri di Jesolo, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire
e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il
rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di
lavoro, ha svolto diversi controlli in strutture turistiche balneari di Jesolo.
L’attività ispettiva, di natura ordinaria e tecnica, è stata finalizzata alla verifica della
regolare occupazione dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di sicurezza sui
luoghi di lavoro.
L’esito del controllo ha evidenziato diverse criticità sia nell’ambito giuslavoristico, sia
nell’impiego irregolare dei lavoratori, sia in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro,
rilevando e contestando numerose violazioni.
Nel corso dei controlli sono state individuate 4 attività imprenditoriali operanti nel
settore della ristorazione, risultate irregolari.
L’attività ispettiva ha consentito di accertare in 2 disco-bar l’impiego “in nero” di
1 lavoratore in ciascuna attività, oltre a rilevare carenze quali l’adozione di misure
nell’ambito delle emergenze (numero di addetti alle emergenze designato in numero inferiore rispetto a quanto stabilito dalle specifiche norme), l’assenza del previsto DVR
(documento valutazione rischio), la mancata nomina della figura dell’RSPP (Responsabile
del Servizio di Prevenzione e Protezione), la mancata formazione dei lavoratori in materia
di sicurezza. Per entrambe le attività veniva adottato il provvedimento della
sospensione imprenditoriale fino al ripristino delle irregolarità.
Emergevano, inoltre:
– a carico di un kebab violazioni nell’ambito della sicurezza quali l’omessa nomina
del medico competente e l’ostruzione delle via di fuga in caso di calamità o incendi;
– in un disco-bar venivano riscontrate gravi carenze in materia di sicurezza quali
l’omessa presenza e redazione del previsto Piano Emergenza ed Evacuazione ed il
mancato adeguamento degli impianti elettrici, con conseguente esposizione a
rischio elettrico dei lavoratori per contatti indiretti. Veniva, pertanto, emesso il
provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale fino al ripristino delle
condizioni di sicurezza. Venivano, inoltre, riscontrate la mancata formazione dei
lavoratori e la carente igiene degli ambienti di lavoro.
Nel complessivo sono state contestate 10 prescrizioni e sono state elevate sanzioni
e ammende per 100.000 euro.
I procedimenti penali non risultano conclusi e la colpevolezza dei soggetti dovranno
essere accertati con sentenza irrevocabile.