Da Bruxelles in questi giorni arrivano  idee innovative per costruire un futuro dei giovani, anche veneti. Non soltanto quindi allarme altissimo per il terrorismo che blocca la città, chiude le stazioni del metro e anche gli stadi.

Questo è un progetto che riguarda le nuove generazioni e vede protagonista anche l’Unione delle Camere di Commercio del Veneto e molti altri partner italiani.  Unioncamere del Veneto potrebbe, dunque, scendere in campo per portare i giovani veneti verso un’Europa sempre più aperta alla crescita sostenibile. L’obiettivo è la creazione in terra veneta (ma non solo, visto che il progetto è europeo) di centinaia di posti di lavoro attraverso un nuovo e dirompente “Patto per la gioventù” europeo.

Per essere competitive oggi  le aziende  europee hanno bisogno di giovani con le giuste competenze. Per ottenere una maggiore crescita sostenibile e più innovazione, e sfruttare al meglio il talento disponibile, le imprese e il settore dell’istruzione devono aprirsi al mondo e tra loro. Le opportunità di lavoro rispetto a dieci anni fa sono cresciute e molte sono nuovissime rispetto al passato:  il momento attuale dell’economia richiede studenti e imprese preparati per posti di lavoro non raramente quasi inesplorati. In Europa ci sono 7 milioni di ragazzi tra i 15-24 anni disoccupati;   4,4 milioni hanno abbandonato la ricerca di lavoro.

Per competere, c’è bisogno di manodopera altamente qualificata in grado di adattarsi alle nuove sfide. Per questo Unioncamere del Veneto, imprese, scuole e privati hanno accettato l’invito del Parlamento Europeo a sostenere il “Patto per la gioventù” . Il bando ha destato subito l’attenzione di Eurosportello Veneto, l’Ufficio di informazione e assistenza sulle leggi e i finanziamenti europei di Unioncamere del Veneto, che ha intravisto il modo di abbattere il muro delle migliaia di neo laureati senza lavoro e arginare il problema di quelli che vengono chiamati “cervelli fuga” attraverso un progetto simile (ma a spettro più ampio) a tanti già seguiti nel corso degli anni passati a favore dei giovani.  “Rispondere a questo  appello – dicono in Eurosportello Veneto  – è un impegno verso i nostri giovani e le imprese  dell’Unione Europea. Vogliamo  sviluppare e consolidare partnership a sostegno dell’occupazione fra la Regione Veneto e le altre Regioni europee. Il Veneto e il suo sistema camerale daranno in collaborazione con l’UE una risposta concreta ai nostri ragazzi”.

Eurosportello di Unioncamere lavorerebbe, dunque, per elaborare proposte di azione comuni a tutti i livelli: europeo, nazionale, ma soprattutto regionale e locale. Obiettivo: la creazione in Europa  di 10.000 posti di lavoro e almeno 100.000 tirocini di alto livello in Europa sotto il controllo del Commissario europeo per l’Occupazione. Questa operazione, gestita localmente attraverso Unioncamere, presenterà i risultati al 1 ° Vertice europeo Enterprise-Istruzione a fine 2017. Maggiori informazioni sul numero di questo mese.

Gian Nicola Pittalis

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