In Valle Isarco i percorsi tematici sulle tracce di erbe, castagne, vini e buona cucina
“L’autunno è la stagione più dolce”, scriveva lo scrittore inglese Samuel Butler. “quello che perdiamo in fiori lo raccogliamo in frutti”.
Cercare, raccogliere, assaggiare. Con le sue giornate ancora tiepide e i colori mozzafiato l’Autunno è la stagione che più invita a passeggiare, con calma e lentezza, magari dentro a un bosco, lungo il sentiero che porta a una fattoria, a far due passi tra i vigneti. E poi una bella frasca, dove sedersi fuori a chiedere a quel tepore di attardarsi ancora. Davanti a del buon cibo da gustare in compagnia e senza fretta.
In Valle Isarco succede così. E’ “l’autunno che ce lo chiede”. E qui, è anche la terra, estremamente ricca di doni. Così di recente quassù sono nati i “Percorsi dei sapori” , itinerari, iniziative e pacchetti tematici, ispirati ai sapori più tradizionali.
Latte, formaggi, erbe. Vino, mele, prugne, castagne. E ancora miele e pino mugo.
Da luglio fino a novembre avventure da vivere da soli oppure con escursioni guidate e visite con sosta e degustazione. Frutteti, vigneti, fattorie, allevamenti, aziende agricole, ristoranti, enoteche. Sentieri, stradine, mulattiere. E’ il desiderio di fare conoscere “il gusto” vero e autentico di questa vallata, ma anche i suoi valori, lo spirito delle sue genti, entrando in contatto con chi raccoglie, taglia, munge, impasta, prepara.
“Venite a vedere, toccare e soprattutto provare” dicono qui.
Ecco cosa, in Autunno.
IL SENTIERO DELLE CASTAGNE
In Autunno la regina è senza dubbi lei, la paffuta castagna. Un’unica fascia di castagneti ricopre i pendii della Valle Isarco dall’abbazia di Novacella presso Bressanone fino all’altipiano del Renon, e giù fino al maniero illustrato di Castel Roncolo, poco a nord di Bolzano.
Dolce, sana, a basso contenuto di calorie, la castagna ha un sapore eccellente quando è arrostita ma si presta anche a tante raffinate interpretazioni nei piatti.
Per assaporarla in tutte le sue virtù qui è nato un sentiero, il sentiero del castagno, “Keschtnweg”, un percorso segnalato che porta attraverso boschi di latifoglie colorati, prati dal verde intenso e attraverso castagneti secolari. Lungo la strada diversi contadini offrono prodotti regionali in vendita. Fino al 3 novembre (fino al 5 da queste parti è anche la Settimana della Castagna) si può percorrerlo partecipando ai Tour enogastronomici guidati “Vino, escursioni e specialità alla castagna” : da Bressanone a Velturno, con degustazione di ricette a base di castagne, accompagnamento di vino presso due locali tipici e molte interessanti curiosità. E infine, caldarroste presso l’albergo Wöhrmaurer e la possibilità di proseguire l’escursione fino a Velturno
VINO E BONTA’ CONTADINE, E’ TEMPO DI TORGELLEN
Autunno qui si legge Torgellen, l’antica usanza in cui i contadini invitavano a degustare il vino fatto in casa oggi è diventata la proposta turistica di un percorso tra i masi ad assaggiare le bontà della stagione. Il nome deriva dal latino “torquere” “ strizzare, attorcigliare, pressare, in riferimento ai grappoli d’uva che venivano pressati nelle cantine. E il vino qui ha scritto pagine importanti della storia dell’enologia italiana di qualità.
Nella regione vinicola più a nord d’Italia, la posizione dei terreni da coltivare rappresenta la sfida maggiore per i viticoltori. Ma è proprio per la pendenza del terreno e per le giornate calde e le notti fredde che qui crescono alcuni dei migliori vini bianchi d’Italia. A Novembre, sono tante le escursioni dedicate al vino novello: passeggiate guidate tra i vigneti, in cantina a sbirciare tra le uve, e poi con soste nei masi per la degustazione. Per tutto il mese da tantissime località partono le escursioni per il “Torgellen” : passeggiate con sosta in un maso tipico, con degustazione del vino novello, castagne e piatti tradizionali della regione
A CACCIA DI ERBE MAGARI CON LE STREGHE
I prati iniziano a perdere quello smalto verde brillante che ha acceso le giornate d’estate ma fino a Novembre può essere ancora tempo di erbe. Sono tante quassù le varietà di erbe medicinali ed aromatiche, coltivate secondo le norme di produzione biologica, e impiegate per portare equilibrio a corpo e mente. Un patrimonio di conoscenze che da queste parti intreccia il mondo della cura, della medicina e del benessere con quello delle credenze popolari e religiose, dei racconti delle vecchie tramandate di generazioni. Leggende popolate da streghe, pozioni, intrugli e magie che accompagnano anche chi partecipa alle passeggiate guidate per la raccolta delle erbe: fino a questo weekend sull’altopiano delle mele Naz-Sciaves si va per erbe con la “Strega delle erbe” imparando i segreti e i benefici dell’utilizzo delle erbe del posto. Fino al1° novembre un’escursione guidata sull’Alpe di Rodengo/Luson porta alla scoperta di erbe curative, animali del bosco e storielle di riti e usanze.
L’elenco completo dei prodotti e dei sentieri e il calendario delle escursioni su:
http://www.valleisarco.info/it/attivita/mangiare-e-bere/il-percorso-dei-sapori/
http://www.valleisarco.info/smartedit/documents/download/il-percorso-dei-sapori-2017.pdf
Foto concesse da: Studio Bottelli e Helmuth Rier