E’ il giorno del Patto d’Amistà. Nel Basso Piave, tra San Donà e Musile, si rinnova stasera, 7 agosto, la tradizione del Patto d’Amistà, che prevede lo scambio di due capponi. E’ il sindaco di San Donà a donarli a quello di Musile. E’ un dono come pegno per la concessione del nome di Santo Donato (poi San Donà) che Musile ha permesso di usare alla comunità sulla riva opposta del fiume. Una tradizione che affonda nelle radici medievali.
Quello di quest’anno sarà un evento in forma ridotta, per il rispetto nei confronti delle indicazioni anti Coronavirus. Ma comunque dal forte sapore storico. Il patto solenne, con lo scambio dei capponi, sarà diverso rispetto al passato. Senza il grande pubblico e senza il tradizionale corteo, ancora non consentito. Ma nonostante questo la ricorrenza viene confermata. In una modalità del tutto nuova e nel rispetto delle disposizioni.
Alle 18, presso tutti i bar di Musile, frazioni comprese, vi sarà l’ “Aperitivo d’Amistà”, offerto dall’amministrazione comunale. Alle 20.40 i cortei storici partiranno dai rispettivi centri. Si incontreranno sul ponte della Vittoria, che unisce le due città. Poi il corteo si sposterà davanti al municipio di Musile. E’ sulla scalinata del Comune che avverrà lo scambio dei capponi. Dopo le 22.30 il gran finale con lo spettacolo pirotecnico.
«I cortei delle delegazioni delle città di Musile e San Donà», spiega il sindaco musilense Silvia Susanna, «saranno molto meno numerosi. Con minime rappresentanze di autorità, figuranti e tamburini e non ci saranno iniziative collaterali e spettacoli. Si è cercato di coniugare la realizzazione della manifestazione con le misure atte a preservare la salute e la sicurezza dei cittadini, che sono il primo obiettivo delle amministrazioni comunali».
In ogni momento non potranno essere presenti alla manifestazione più di 150 persone. Il pubblico dovrà rispettare la distanza interpersonale di un metro. Dovrà indossare mascherina, utilizzando guanti o soluzioni igienizzanti per le mani. Agli spettatori sarà misurata la temperatura corporea e in caso la stessa sia superiore ai 37,5 gradi, la persona non sarà ammessa all’area dello spettacolo.