I Carabinieri della Stazione di Mirano, unitamente al Nucleo Operativo e Radiomobile e alla sezione rilievi del Nucleo Investigativo di Venezia, hanno deferito nella mattinata di ieri un uomo di Mirano per lesioni personali gravi e omissione di soccorso e il suo complice per la sola omissione di soccorso.
Nel cuore della notte tra sabato e domenica, dopo una telefonata di emergenza giunta alla sala operativa del 118, viene trovato dal personale dell’ambulanza un uomo italiano, incensurato, classe 63, privo di sensi, adagiato sul sedile posteriore della sua auto parcheggiata nei pressi della sua abitazione a Mirano. L’uomo viene immediatamente trasportato in pronto soccorso al locale ospedale in condizioni critiche e ancora privo di sensi. I Carabinieri si attivano immediatamente per cercare di capire chi lo ha ridotto in quelle condizioni. Grazie alla tempestività di intervento e alla sinergica attività dei colleghi intervenuti in supporto, viene sentita la donna che ha effettuato la telefonata di emergenza e viene riscostruito a ritroso ciò che era accaduto poche ore prima.
Si è trattato di un vero e proprio festino a base di alcol ed eroina di coppia che il malcapitato, nella serata di sabato, aveva organizzato con un suo amico, lo stesso che resosi conto di un suo improvviso malore, causato proprio dalla dose di eroina, lo aveva prima preso a schiaffi e poi colpito violentemente su varie parti del corpo nel tentativo di rianimarlo. Dopodiché preso dal panico ha contattato due amici, uno che lo ha aiutato a caricarlo in auto, lasciandolo privo di sensi a bordo della sua auto nei pressi dell’abitazione. La donna, dal canto suo, resasi conto della gravità delle condizioni dell’uomo, per fortuna ha allertato il 118 per poi allontanarsi. Durante la perquisizione domiciliare sono state ritrovate le siringhe utilizzate con i residui di eroina. L’uomo, trasportato in pronto soccorso e ricoverato d’urgenza in codice rosso, ha ripreso i sensi solo dopo diverse ore e non è in pericolo di vita.
I due complici sono stati deferiti in stato di libertà all’autorità giudiziaria di Venezia, mentre i due “amici del festino” sono stati segnalati alla Prefettura quali consumatori di droga.