I dati confermano le sensazioni: è stata una buona stagione nella costa veneta, anche migliore di quanto era possibile aspettarsi solo la scorsa primavera. E’ la sintesi di quanto emerge dai dati di occupazione alberghiera presentati oggi da Federalberghi Spiagge Venete, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella sede dell’Associazione Jesolana Albergatori, a Jesolo. Dati rilevati con il sistema H-Benchmark.
I dati di occupazione alberghiera 2021
In sintesi, gli elementi principali delle rilevazioni di occupazione alberghiera
Nel periodo maggio-15 settembre, l’occupazione media nelle strutture alberghiere della costa è stata del 74,1%. Un dato che è condizionato all’andamento di inizio stagione, con maggio che ha fatto registrare il 24% e giugno il 55% di occupazione media. Negli altri mesi i dati statistici sono addirittura superiori al 2019: luglio 82% (80% 2019), agosto 91% (86% 2019), settembre 82% (76% 2019).
Nazionalità: 44% Italia, 27,1% Germania, 20,5% Austria, 4,3% Svizzera.
Interessante evidenziare come il 45,2% abbia prenotato direttamente, il 9,9% attraverso il sito web della struttura.
Alberto Maschio – Coordinatore Federalberghi Spiagge Venete
“E’ stata una stagione al di sopra delle aspettative: già a inizio estate vedevamo un intere molto maggiore rispetto al 2020, ma non pensavamo ad un andamento così importante, con numeri che, in alcune occasioni, sono stati da pre-Covid19. In ogni caso da sottolineare il grande ritorno delle presenze straniere, che sono fondamentali. E’ chiaro, però, che una stagione come questa, al di sopra delle aspettative, non risolve del tutto i problemi che la pandemia ha creato, come delle criticità per le nostre aziende, il reperimento dei collaboratori (parte fondamentale delle nostre aziende)”.
Massimiliano Schiavon – Presidente Federalberghi Veneto
“La premessa è sull’importanza del sistema H-Benchmark: una piattaforma sempre più
fondamentale per chi è chiamato a prendere alcune decisioni. Passare attraverso questi dati sarà una condizione sempre più fondamentale, per cui l’auspicio è che sempre più operatori aderiscano.
Alcuni punti da evidenziare.
Le prenotazioni dirette: se avessimo la capacità di fare sinergia sulla vendita e la promozione online delle nostre camere, non avremmo bisogno di un intermediario. Sono partner che aiutano a vendere il territorio, certo, ma non diamogli tanto spazio.
Incremento del food and beverage: si è mangiato di più anche all’interno degli hotel, che si sono rivitalizzati in maniera esponenziale.
Destagionalizzazione: avevamo lasciato questo progetto nel 2019, ora con tutta una serie di elementi, a cominciare dagli eventi, va ripreso in mano, anche perché genera occupazione. La campagna vaccinale ha dato un grande impulso al nostro turismo e questa è la strada da perseguire.
I dati statistici: la parte centrale è andata molto bene, però se prendiamo in esame gli sforzi fatti in passato per la destagionalizzazione, allora il bilancio non è del tutto positivo. Obiettivi da fissare. La domanda è: è tutta farina del nostro sacco? Siamo una destinazione matura, ci hanno scelto anche per la sicurezza, oltre che perché qualitativamente soddisfacenti, ma è tutto merito nostro?
Ora dobbiamo investire sulla formazione degli operatori e degli addetti, con la consapevolezza che dobbiamo ristrutturarci per essere competitivi. La ripartenza è dietro l’angolo ed anche gli altri competitor hanno il coltello tra i denti.
Anticipo che a breve usciremo, come Federalberghi Veneto, con i dati statistici di città d’arte e montagna”.
Roberta Nesto – Presidente Conferenza dei Sindaci Litorale Veneto
“Quelli presentati sono dati importanti su cui fare tesoro. Conoscere è fondamentale per potere programmare: non possiamo permetterci di sprecare risorse. Ed in questo senso la Conferenza dei Sindaci è stata una intuizione ottima, per fare sistema e per fare pressione nelle sedi preposte anche a livello nazionale, dove la conoscenza del mondo del turismo balneare non è così presente. Ora sfruttiamo bene questo periodo: e facendo rete riusciremo ad ottenere dei risultati strepitosi”.
Cos’è H-Benchmark. Si tratta di un innovativo sistema adottato per la rilevazione non solo quantitativa (tasso occupazione) ma anche qualitativa (indice di redditività per categoria) della presenza turistica nelle 24 ore successive al soggiorno dell’ospite, fornendo al tempo stesso agli operatori un importante strumento di analisi per la tendenza del mercato in tempo reale, consentendo così, a regime, di analizzare anche la ricaduta sul territorio all’indomani di importanti eventi di intrattenimento.