A pochi giorni dall’arrivo del nuovo anno, pare che i fornitori di luce e gas (o le aziende esterne a cui è affidata la vendita dei contratti) facciano a gara per abbindolare i potenziali clienti con escamotage e raggiri di ogni tipo. La scorsa settimana abbiamo segnalato la capillare azione in città di sedicenti operatori Italgas che, annunciando la necessità di una firma per l’autolettura, riuscivano a incontrare le potenziali vittime e a strappare contratti non richiesti.
La novità degli ultimi giorni, invece, è una telefonata registrata, secondo le segnalazioni che si stanno giungendo questa mattina da molti utenti mestrini, a nome di uno dei principali fornitori italiani. La scusa utilizzata, in realtà, non è molto originale ma, avvicinandosi appunto il nuovo anno, può essere alquanto persuasiva. “Gentile cliente – dice la cortesissima voce registrata nel messaggio – a partire da gennaio 2022 il mercato tutelato non ci sarà più. La invitiamo dunque a scegliere la nostra offerta nel mercato libero…”. Il trucco della liberalizzazione totale del settore delle forniture, come detto, è in auge da tempo.
Ma a pochi giorni dal 2022 risulta ancora più odioso.
“Come ricordiamo sempre – sottolinea Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – il passaggio tanto temuto dagli utenti italiani avverrà, salvo nuove proroghe, dall’1 gennaio 2023. Chi annuncia altre date, soprattutto l’1 gennaio 2022, lo fa in malafede per strappare contratti a ignari clienti terrorizzati dalla soppressione del mercato tutelato, al quale aderisce la maggior parte dell’utenza, in particolare quella più anziana. Come detto, la liberalizzazione è prevista fra un anno e non ora. E, se non verrà rinviata la data come già successo più volte, la novità sarà annunciata in pompa magna e soprattutto prevederà tutele generalizzate per chi dovrà passare al mercato libero. Noi saremo i primi a informare e a consigliare i nostri soci molto prima del passaggio definitivo. Per ora si possono dormire sonni tranquilli. Chiediamo però ai cittadini di continuare a segnalarci questi raggiri perché sarà nostro compito poi denunciarli alle autorità competenti in materia di energia”.