Mettici qualche bollo auto non pagato, alcuni canoni Rai dimenticati, un po’ di contributi e imposte locali non versate. E aggiungici more e sanzioni varie. Il risultato, diciamolo subito, può essere di quelli dolorosi per il contribuente che ha sgarrato e può tradursi in una cartella esattoriale dall’importo madornale. Come quella arrivata a D.R., pensionato mestrino, che in questi giorni si è visto recapitare una richiesta di pagamento spropositata, soprattutto per chi vive con una pensione di poco superiore ai mille euro mensili. L’uomo, portatore di disabilità, si è infatti ritrovato con una cartella esattoriale di 22 mila euro e, come purtroppo prevedibile, ha rischiato grosse conseguenze per la sua salute.
“Analizzando la documentazione che ci ha portato il socio – commenta Carlo Garofolini, presidente di Adico – il nostro ufficio legale ha constatato che all’interno della cartella non c’erano importi prescritti. I pagamenti sono dovuti ma in questo frangente è davvero necessaria una pace fiscale essendo un periodo ostico per tutti. Dopo due anni di Covid ora c’è l’impennata dell’inflazione e molti cittadini non riescono più ad arrivare a fine mese. Tuttavia, pur di fronte a questa situazione, l’Agenzia delle Entrate sta inondando i contribuenti di cartelle esattoriali, dopo il blocco deciso nel periodo Covid. Invochiamo la pace fiscale considerando che gran parte di queste cartelle arrivano a persone che non hanno pagato per problemi economici non perché sono degli evasori. Gli evasori, quelli veri, totali, non ricevono le cartelle esattoriali. Fra l’altro le scadenze e le imposte sono talmente tante che a volte non si riesce proprio a stargli dietro”.
Già nei giorni scorsi Adico aveva denunciato una situazione insostenibile a causa di un Fisco a dir poco scatenato. Proprio per questo, conclude Garofolini, “chiediamo la definizione di una rottamazione quater, che permetta di pagare importi inferiori grazie alla cancellazione delle sanzioni, e del saldo e stralcio. Due strumenti che permettono al contribuente di pagare con più tranquillità e al Fisco di incassare senza ulteriori solleciti”.