I Carabinieri di San Donà - foto di repertorio
I Carabinieri di San Donà - foto di repertorio
L’inizio del 2023 ha visto il territorio del Basso Piave purtroppo bersaglio di numerose spaccate ai danni di attività commerciali.

San Donà non ne è stata immune, con alcuni negozi devastati e dove i danni sono stati più consistenti degli importi sottratti.

L’amministrazione comunale  – si legge in una nota ufficiale – ha appreso oggi con soddisfazione dell’operazione dei militari dell’Arma sandonatese che questa notte hanno sottoposto a fermo un soggetto straniero ritenuto probabilmente l’autore delle spaccate.
Va tuttavia mantenuta alta l’attenzione su questo tipo di reati predatori e anche per questo il sindaco della Città condivide la richiesta del presidente mandamentale di Confcommercio, Angelo Faloppa, relativamente alla richiesta di potenziamento del presidio delle forze dell’ordine nel territorio sandonatese.
“Un plauso va certamente alle forze dell’ordine per essere riuscite a porre in stato di fermo il presunto autore dei furti che hanno danneggiato le attività commerciali del centro. Agli operatori colpiti va la nostra solidarietà per i danni economici e per i disagi subiti.
Non smetteremo comunque di mantenere un faro puntato sulla questione sicurezza e per questo condividiamo certamente la richiesta del presidente Confcommercio Angelo Faloppa per un potenziamento del presidio delle forze dell’ordine nel territorio di San Donà.
Un rafforzamento che possa consentire di aumentare l’organico delle realtà già esistenti (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polstrada e Polizia Locale) ma anche che porti a superare il limite posto a nuove assunzioni. Tra le azioni che auspichiamo, e che potrebbero portare beneficio al territorio, la presenza di un presidio della Polizia di Stato nella nostra città, centrale al Basso Piave per posizione strategica e per importanza demografica.
Una richiesta, quella di Confcommercio, che l’amministrazione appoggia, giustificata dall’aumento degli episodi di danni a persone e cose che ha interessato la Venezia Orientale in particolare, e che va scongiurata per il futuro.
Con ciò, va tutto il nostro ringraziamento per l’attività di indagine e repressione svolta con professionalità e diligenza dal personale dei corpi attualmente presenti”.