Norcino per passione, rivela il suo segreto. “Tanto amore per i miei maiali, quest’anno ho avuto il presagio della vittoria”.
Organizza l’Ingorda Confraternita del Museto, utilizzate le schede tecniche di De Gustibus Carnis, istituto italiano degustatori carne. In giuria anche l’assessore regionale Federico Caner e il sindaco di Treviso Mario Conte: “Così si difendono le tradizioni del territorio”
Luigi Fabian ha 62 anni, ora è in pensione ma ha dedicato la propria vita all’allevamento di animali e all’agricoltura. Barba bianca da Babbo Natale, mani nodose: negli anni ha lavorato con i bachi da seta, coltivato tabacco, allestito un vivaio, prodotto carne e latte. Adesso è in pensione e si dedica a tempo pieno ai maiali, ha una piccola produzione locale a Salvarosa, frazione di Castelfranco, nel Trevigiano, e per la macellazione lo aiuta il norcino Giorgio Squizzato.
È lui il vincitore del campionato del mondo del Museto, organizzato alla Caneva dei Biasio di Cendrole di Riese Pio X dall’Ingorda Confraternita. In gara c’erano 36 norcini, provenienti da tutto il Veneto ma anche dal Friuli Venezia Giulia. Il segreto del vincitore? L’amore per gli animali, tanto da dedicare una sorta di monologo al suo maiale dopo la vittoria.
“Da quarant’anni mangio museto, quest’anno erano davvero buoni, per questo ho deciso di iscrivermi per la prima volta al concorso: ho avuto un presagio”, ha raccontato tra gli applausi dopo il rito di consacrazione con il coltello della Confraternita, formalizzato dal Gran Norcino Matteo Guidolin. “Non ho segreti particolari, solo grande cura e grande amore per i maiali. Nel museto ci vanno solo sale e pepe, nessuna spezia. Poi lo cucina mia moglie, che è bravissima”. Quanto alla sua produzione (circa 150 museti), ormai è già esaurita, distribuita tra parenti, amici e qualche cliente.
Dietro di lui, sono arrivati Sartori Carni di Brenzone del Garda (Verona), la Macelleria Peron di Schio (Vicenza) e poi tre norcini trevigiani: l’azienda agricola Rossi di Musano di Trevignano, la Mario Vanzo di Riese Pio X e la Denny Mascherin di Altivole.
Nell’albo d’oro, il Re della Cotica, Pierluigi De Meneghi, rimane dunque in vetta dopo aver vinto due volte (nel 2022 e nel 2020), subentrando al primo vincitore a Luciano Ceccato di Riese Pio X (2018) e ai The Kings of Matcha di Montebelluna (2019). La sede dell’evento è fin dalla sua nascita La Caneva dei Biasio, trattoria e azienda vinicola di Riese Pio X.
Durante la serata, l’assessore regionale Caner, storico partecipante alla manifestazione, ha difeso le produzioni locali da chi, in questi giorni, le aveva attaccate. “Questa è la nostra tradizione, questa è la nostra gastronomia: dobbiamo difendere il nostro modo di vivere e di mangiare”.
Per Conte è stata invece la prima volta in giuria. “Di museti buoni ce n’erano molti, è stato difficile scegliere ma alla fine ha vinto la passione e l’amore per l’allevamento dei nostri piccoli produttori locali”.