Una signora di 103 anni, dopo essere stata ricoverata d’urgenza all’Ospedale di San Donà di Piave, con una frattura al femore, non solo ha superato l’intervento chirurgico, ma dopo soli 4 giorni si è rimessa in piedi per iniziare il percorso terapeutico che la riporterà a camminare.
L’operazione al femore è stata eseguita, poche ore dopo l’ingresso in ospedale della signora ultracentenaria, dall’equipe di ortopedia coordinata dal dottor Fabio Toffoletto.
“La signora è arrivata con la rottura del femore a seguito di una caduta accidentale – spiega il direttore dell’ortopedia di San Donà, il dottor Nunzio Mastrantonio – quella frattura l’avrebbe condannata a stare forzatamente a letto con conseguenze deleterie su un fisico già fragile, per questo motivo è stato scelto di operarla nonostante l’età ultracentenaria”.
L’intervento è stato effettuato in anestesia spinale.
“L’assistenza da parte del servizio sanitario regionale – spiega il dg dell’Ulss 4, Mauro Filippi – come del resto accade per tutti i pazienti che ne hanno necessità, continuerà anche al domicilio della signora, grazie l’attivazione della Centrale Operativa Territoriale, servizio in Veneto oramai collaudato, nonché della fisioterapia territoriale che effettuerà la riabilitazione in ambito domestico e valuterà il collocamento domiciliare per garantire alla donna un ambiente di vita sicuro e privo di situazioni che possano causare cadute o altri pericoli”.
“Il lavoro di equipe e la velocità nello svolgere gli interventi al femore, sono per gli anziani un importante valore aggiunto perché permette loro un recupero più rapido” aggiunge il direttore dell’unità di anestesia e rianimazione, Fabio Toffoletto.
Nel 2022 il “Piano Nazionale Esiti” su una scala nazionale ha posto l’ortopedia di San Donà al quinto posto per la velocità degli interventi al femore, stabilendo che il 90% degli stessi viene effettuato entro le 48 ore dal ricovero del paziente.
Nell’ultimo mese sono stati due i pazienti ultracentenari operati dallo staff di ortopedia di San Donà: “Sono oramai lontani i tempi in cui la frattura del femore nell’anziano non veniva operata ed era una delle cause di morte più frequenti, con notevoli sofferenze – conclude il dottor Mastrantonio – . L’età della popolazione si eleva sempre più e di conseguenza anche quella dei nostri pazienti. Noi siamo sempre pronti ad intervenire su persone di età molto avanzata al fine di garantire loro una qualità di vita dignitosa”.