Il torneo di calcio dedicato al vicequestore Alfredo Albanese, giunto alla quarantesima edizione, si è concluso oggi.
Perché il 12 maggio
Una data scelta non a caso: il 12 maggio 1980, infatti, il vicequestore Alfredo Albanese venne ucciso dalle Brigate Rosse.
E proprio nel giorno in cui rincorre il quarantatreesimo anniversario del suo omicidio, si è concluso il Torneo di calcio che, oramai da quattro decadi, vuole ricordare Albanese.
Il torneo
La giornata si è aperta questa mattina, con la disputa della finale per il primo e secondo posto, a cui sono arrivate, dopo un avvincente turno eliminatorio con le altre sei compagini in lizza (Questura di Venezia, Reparto Mobile di Padova, Comando provinciale Carabinieri Venezia, Amici di Rino, Polizia penitenziaria di Venezia, Guardia di Finanza di Venezia) le squadre dell’Actv e della Polizia locale di Venezia. Si è trattato di una sorta di rivincita dell’edizione precedente (quella del 2019, a cui è seguito uno stop dovuto alla pandemia), che ha visto prevalere nuovamente i campioni uscenti dell’Actv.
Le attività per gli studenti
Anche quest’anno, nonostante il maltempo, si è tenuta anche la manifestazione di informazione sull’attività dei vari Corpi di polizia, dedicata in particolare ai ragazzi delle scuole dell’obbligo, con stand attrezzati e dimostrazioni, che si sono però svolte al coperto, negli spazi del bocciodromo.
Le premiazioni
Al termine del torneo, la cerimonia finale di premiazione delle squadre partecipanti, alla presenza, tra gli altri, della signora Teresa Friggione, vedova del commissario Albanese, e dai massimi rappresentanti delle Forze dell’Ordine cittadine.
L’assessore Pesce
In rappresentanza della Città di Venezia, alla giornata ha presenziato l’assessore comunale alla Sicurezza, Elisabetta Pesce. “E’ davvero bello – ha sottolineato nel suo intervento di saluto – che oggi siano qui presenti anche tanti ragazzi, per ricordare una persona che ha dato la sua vita per il nostro Paese, per la legalità e la libertà. Un grazie doveroso a tutti gli uomini delle Forze dell’Ordine, che ogni giorno, in ogni momento, con dedizione e spirito di sacrificio, lavorano per la nostra sicurezza e il nostro benessere.”