Presentata l’edizione 2023 del Festival della Politica, in programma sino a domenica 10 settembre.
Una novantina di prestigiosi personaggi del mondo della politica, della scienza, della cultura a confronto su un tema di grande attualità, come “La globalizzazione dopo la globalizzazione”; una quarantina di eventi (tra incontri, dialoghi, interviste, presentazioni di libri, workshop), spalmati, sino a domenica 10 settembre, in cinque punti centrali di Mestre, come piazza Ferretto, l’M9, il teatro Toniolo, piazzetta Malipiero, piazzetta del Duomo.
E’ il menù, anche quest’anno, come da tradizione, molto invitante, che viene proposto dal Festival della Politica 2023, promosso, per la dodicesima volta, dalla Fondazione Pellicani, in collaborazione con il Comune di Venezia-Città in Festa, l’M9, la Fondazione Venezia, la Camera di Commercio di Venezia e Rovigo, il patrocinio di Regione Veneto e Città Metropolitana di Venezia, ed il supporto di una ventina di main sponsor.
La manifestazione è stata presentata questa mattina, al chiostro dell’M9, con una conferenza stampa a cui hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore comunale all’Urbanistica, Massimiliano De Martin, il presidente della Fondazione M9, Michele Bugliesi, la prorettrice di Ca’ Foscari, Caterina Carpinato, il dirigente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, Mario Feltrin, e, per la fondazione Pellicani, la presidente, Emanuela Bassetti, e il direttore, Nicola Pellicani.
“Il tema scelto quest’anno, come consuetudine, dal nostro comitato di esperti – ha spiegato proprio Pellicani – è di grande attualità. Che cosa è cambiato dopo il lungo periodo della pandemia, e con la guerra ancora in corso tra Ucraina e Russia? Che cosa deve essere fatto per poter continuare a percorrere una strada che sembrava sino a pochi anni fa vincente e unica, come quella, appunto, della globalizzazione?”
“Sono domande importanti – ha osservato l’assessore De Martin, portando il saluto ufficiale del sindaco (assente per un impegno istituzionale in Austria e che non sarà perciò presente all’evento che era programmato per questa sera) e della città – che meritano le giuste riflessioni, ma anche risposte che vadano al di là della semplice teoria: sarebbe bello che questo Festival indicasse anche proposte concrete. La parola d’ordine mi piacerebbe che quest’anno fosse ‘trovare i progetti migliori parlando poco’. E’ in ogni caso importante il lavoro fatto in questi anni dal Festival, che è anche un momento fondamentale per la città per confrontarsi e incontrarsi, che dà modo ai suoi residenti di uscire di casa, di pensare, ma anche nel contempo di divertirsi, grazie agli eventi legati alla cultura e allo spettacolo proposti.”