Nella giornata del 4 ottobre, gli operatori della Polizia di Frontiera di Venezia, in servizio presso lo scalo aereo Marco Polo di Tessera, sono stati allertati circa il dirottamento del volo Dalaman (Turchia) diretto a Liverpool (Regno Unito), deciso dal comandate del mezzo per il comportamento molesto ed aggressivo, nei confronti dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio, di tre cittadini britannici, due uomini e una donna, che versavano in un forte stato di alterazione alcolica, dovuto, come i poliziotti hanno avuto modo di apprendere, dal consumo di una intera bottiglia di superalcolico, acquistata presso l’aeroporto di partenza.
Il comportamento tenuto dai tre soggetti costituisce violazione delle norme di comportamento, previste dal Piano Nazionale per la Sicurezza dell’Aviazione Civile, secondo cui “non è consentito intraprendere il viaggio aereo in stato di ebbrezza.”
Il comandante dell’aereo, in caso di comportamenti minacciosi o pericolosi nei confronti dell’equipaggio o di altri passeggeri, se lo ritiene, ha facoltà, come avvenuto in questo caso, di decidere l’atterraggio su uno scalo diverso da quello di destinazione per sbarcare i passeggeri responsabili di tali disordini e consegnarli alle Autorità di Polizia. E così si è deciso di atterrare al Marco Polo. Tale ipotesi è senza dubbio ricompresa nell’ipotesi di “circostanza eccezionale” ai sensi del Regolamento 261/2004.
Gli stessi fatti sbarcare per consentire poi la ripresa regolare del volo, sono stati identificati per C.S.L classe 1964, S.I.M classe 1983 e W.G. classe 1968, tutti residenti ed originari del Regno Unito.
Palesemente in stato di alterazione alcolica sono stati destinatari, in primo luogo, di sanzione amministrativa di cui all’art. 688 c.p. depenalizzato ex art 54 D.Lgs. n.507/99; nonché sono stati posti in stato di respingimento alla Frontiera dal Territorio Nazionale, ex art 10 del D. Lgs. 286/98, poiché sprovvisti di documenti idonei alla dimostrazione dello scopo del soggiorno e senza mezzi di sussistenza. I tre stranieri, trattenuti presso i locali della Polizia di Frontiera in attesa del ripristino di uno stato psicofisico idoneo al volo, sono stati poi reimbarcati su voli di linea diretti nel Regno Unito, paese di loro destinazione.