Le grandi mostre e i musei della città tornano ad essere protagonisti a Treviso. Tra la fine del 2021 e il 2022 il capoluogo della Marca ospiterà quattro esposizioni, con opere in arrivo dai più importanti musei europei come Louvre di Parigi, National Gallery di Londra, i Musei Vaticani, e due importanti inaugurazioni con l’apertura al pubblico del grande Bailo, il museo di Borgo Cavour che ospiterà la Galleria del Novecento e nuovi spazi espositivi per mostre temporanee, per i servizi al pubblico e per i depositi.
Complessivamente per trasformare l’ottocentesco Museo Civico nel nuovo Bailo, il Comune, con il parziale supporto di altre Istituzioni, ha investito oltre 8 milioni di euro. Una prima parte degli interventi è stata portata a termine nel 2015, adesso il raddoppio con il completamento del secondo straccio dei lavori.
Ma in attesa dell’inaugurazione il 17 maggio 2022, importanti mostre danno il via ad una stagione d’arte straordinaria dopo più un anno di stop per l’emergenza sanitaria. Si parte da Santa Caterina con un “ospite illustre” concesso dal Kunsthistorisches di Vienna. Si tratta del celebre Ritratto del doge Erizzo, capolavoro di Bernardo Strozzi, in mostra dal 19 novembre al 13 febbraio. “Un capolavoro per Treviso” rappresenta una novità per le politiche museali della città. Per la prima volta, infatti, viene organizzata una mostra evento dedicata ad un singolo capolavoro, frutto di progetti scientifici e di collaborazione con Istituti di livello internazionale”, spiega l’assessore alla Cultura Lavinia Colonna Preti – “Oltre che per la prestigiosa collaborazione, l’Erizzo è una presenza dai molteplici significati simbolici e culturali, che intende rappresentare una ripartenza culturale simbolica post-pandemica: Francesco Erizzo fu infatti il doge della ripartenza economica e artistica di Venezia dopo la grande peste del 1630”.
Negli spazi del Bailo, dal 18 dicembre al 27 marzo 2022, invece, si potrà ammirare la mostra “Treviso Viaggio Dantesco”, omaggio più che doveroso al Poeta da parte di una città che accolse molti esuli fiorentini e tra loro lo stesso Pietro, figlio del Poeta. Da Centenario a Centenario, ecco dal 25 marzo, sempre al Bailo, “L’Ottocento svelato. Da Canova al Romanticismo storico”, mostra che esporrà importanti opere del maestro di Possagno tra le quali anche il gesso “Amore e psiche”.
Nel frattempo, al Santa Caterina si potrà ammirare (dal 27 febbraio al 26 giugno) la grandiosa monografica su Paris Bordon, mostra internazionale che gode di prestiti dai più importanti musei europei. I riflettori torneranno di nuovo ad accedersi sul Bailo dove, dal 17 maggio si aprirà al pubblico la Galleria del Novecento, con opere che vanno dall’inizio del “Secolo breve” e sino agli anni ’70, con lo Spazialismo.