“Per la Regione gli animali esistono solo in funzione dei cacciatori. Per difendere i loro privilegi è sempre in prima linea, come testimonia la circolare natalizia per consentire alle doppiette di uscire dal proprio Comune seppur in zona arancione; nel frattempo il Centro di recupero di Treviso che offre un servizio a tutti, deve sospendere l’attività per un pasticcio burocratico, un pressappochismo ingiustificabile”.
A dirlo è Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, annunciando un’interrogazione alla Giunta Zaia.
Dallo scorso anno, infatti, la Regione è titolare delle competenze su caccia, pesca e recupero fauna, ma quest’ultima non l’ha presa in carico.
“Ancora non è stata presa alcuna decisione e così tre giorni fa, sabato 2, la polizia provinciale ha comunicato alle associazioni ambientaliste la sospensione del servizio. La solerzia della Regione, insomma, vale solo per gli amici degli amici, con provvedimenti, anche illegittimi, presi a ridosso di Natale – denuncia Zanoni – Non è un episodio improvviso: si sapeva che la convenzione era valida fino a fine anno, ma nessuno a Palazzo Balbi si è preso la briga di intervenire in tempo utile. Un vuoto che ha già provocato problemi, con animali da soccorrere e senza sapere a chi rivolgersi: non si può scaricare tutto sui volontari. Non basta fare gli amici degli animali su Facebook o davanti alle telecamere, la Regione adempia ai propri doveri e incrementi le risorse da destinare ai Cras, che spesso non riescono a garantire neanche le attività di pronto soccorso previste dalla legge”.