Tra crisi e multe non ha più retto. E ha dovuto gettare la spugna. Chiude così una delle gelaterie storiche del centro di Mestre, la Pedro eis. Il titolare, trevigiano (di Castelfranco) di origine e con svariati anni di lavoro in Germania, Kristian Bernardi di 45 anni, e socio del consorzio del Radicchio di Treviso e fornitore di gelati per i più importanti ristoranti della Marca e della Provincia di Venezia nonchè del concorso di Miss Italia alla fine ha detto basta. <<Non è bastata la chiusura del cinema Excelsior o i locali che chiudono sempre prima la sera, si sono aggiunte anche diverse migliaia di euro in multe futili e stupide>>. 400 euro solo per aver provato ad abbellire la piazza con una fioriera, 600 per una tenda da sole (già presente prima dell’acquisto dei locali), più i soldi per un nuovo progetto per le tende da sole e i permessi al comune, altri per aver affisso in vetrina degli adesivi che promuovevano gelati e yogurt. Aggiungiamo anche la mentalità ottusa dei vigili (da alcuni definita “ligiosità al dovere”) che l’hanno ripetutamente multato per essere passato in ztl con il furgone del lavoro per portare le materie prime fresche e il gioco è fatto. Da parte dei vigili nessuna comprensione ma solo la condanna e il sollecito a pagare il prima possibile. Chiusura della gelateria con tanto di cartello di avviso ai clienti <<Si chiude per crisi e per multe>>. Bernardi non ce la fa più. <<Se devo faticare per lavorare così non ne vale la pena – dichiara – eppure partivo da una buona base. Evidentemente a Mestre non si può lavorare>>. Ma (forse ci si sbaglia) fino a pochi mesi fa il rilancio del commercio in terraferma non era la priorità e la promessa di molti?

Gian Nicola Pittalis

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