“Oggi occorre rilanciare il tema della educazione come la prima e vera emergenza nazionale, da cui dipendono tutte le altre, promuovendo una grande alleanza tra tutte le agenzie e i soggetti interessati alla formazione delle giovani generazioni”. Con grande forza e chiarezza lo scrittore e giornalista Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera, ha ribadito la fondamentale importanza della questione educativa per la nostra società durante la cerimonia finale del Premio Giuseppe Toniolo, svoltasi lunedì 7 ottobre nell’auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo, alla presenza di una sala stracolma e di un folto numero di autorità e rappresentanti istituzionali. “Educare ancora, educare sempre: la lezione del professor Giuseppe Toniolo, l’urgenza per i giovani e la società di oggi”: era questo il tema al centro del Premio Toniolo 2019. Polito – al quale è stato assegnato il Premio Toniolo nella sezione nazionale “Pensiero” per il suo libro “Riprendiamoci i nostri figli” (Marsilio editore) – ha espresso queste sue convinzioni durante l’intervista con il direttore scientifico dell’Istituto Beato Toniolo, Marco Zabotti, offrendo tutta una serie di riflessioni sul “drammatico vuoto di tradizione” che interessa la dinamica educativa tra genitori e figli e l’interruzione del “canale di trasmissione di valori, conoscenze, credi religiosi, senso comune, linguaggi”, con i ragazzi diventati troppo facilmente sin dalla più giovane età consumatori di beni all’interno di logiche di solo profitto e di cattivi maestri”. “Oggi occorre recuperare l’essenziale, il bene autentico dei figli, la coesione delle famiglie troppo spesso lasciate sole – ha concluso Polito – e anche la Chiesa deve riprendere in mano la sua missione educativa, così incisiva in passato, con la proposta vitale del senso dell’esistere e dei valori dell’uomo, del cristianesimo e della libertà”. Grandi e convinti applausi alla fine per Antonio Polito, che ha ricevuto il premio offerto dal presidente della Latteria Soligo, Lorenzo Brugnera.
In precedenza era stata una commossa ovazione in piedi a salutare il conferimento del Premio Toniolo “Azione & Testimoni”, a valenza regionale, alla Fondazione Grenfellove Marco e Gloria” onlus, nelle mani dei coniugi Giannino e Daniela Gottardi, rispettivamente presidente e vicepresidente della Fondazione che ha sede a San Stino di Livenza. Nata ufficialmente nel settembre 2018 ed operante a livello veneto, è sorta su volontà dei genitori di Marco Gottardi per mantenere viva la memoria dei giovani fidanzati Marco e Gloria Trevisan deceduti nell’incendio della Torre Grenfell di Londra il 14 giugno 2017, e perseguire obiettivi di solidarietà sociale l’istituzione di borse di studio a livello di scuole superiori e IUAV di Venezia, la fornitura di materiali didattici, la promozione di campagne di informazione e sensibilizzazione per lo studio, la ricerca scientifica, la sicurezza degli ambienti di vita. Il premio è stato offerto da Home Cucine, di Cison di Valmarino, con il suo amministratore unico Agostino Mirsayev. Forte e commovente la testimonianza sul palco dei coniugi Gottardi, in una serata in cui erano accompagnati tra gli altri anche dai genitori di Gloria, Emanuela e Loris Trevisan, e dall’assessore alla cultura del comune di San Stino, Rita Fanton.
Il Premio Giuseppe Toniolo, nella sua sezione “Giovani” a livello della diocesi di Vittorio Veneto, è stato assegnato quest’anno all’Istituto Comprensivo “Giuseppe Toniolo” e al Collegio Vescovile Balbi Valier, entrambi di Pieve di Soligo.
Nella scuola primaria del “Toniolo” – con una delegazione di docenti e ragazzi al Battistella Moccia guidata dal dirigente Stefano Ambrosi e dalla vicaria Giuliana Floriani – le insegnanti di religione Lucia Cesca, Monica De Martin e Renata Bellè hanno messo a punto un percorso di conoscenza e di valorizzazione della testimonianza di don Mario Gerlin, già sindaco e poi sacerdote missionario tra gli hanseniani del Brasile. Nella scuola secondaria di primo grado del “Toniolo”, invece, tutti i ragazzi delle cinque classi di seconda media hanno realizzato – sotto la guida dei professori Alfonso De Coppi, Jessica De Faveri, Matteo De Noni, Daniele Martin, Paola Gobbato e Mara Infanti – un pregevole video presentato a un recente convegno Avis sul valore del dono, utilizzando vari tipi di linguaggio e mettendo se stessi in gioco per comunicare valori e messaggi positivi. I due premi ciascuno per i due progetti sono offerti dal Comune di Pieve di Soligo per le mani del sindaco Stefano Soldan,
Il premio dell’Istituto Beato Toniolo al Collegio Balbi Valier – con interventi sul palco del presidente Stefano Zanin, del direttore generale Stefano Uliana e della preside Luciana Pillonetto – è stato motivato dall’apporto fondamentale “donato alla crescita culturale del territorio nei suoi 92 anni di vita, per la qualità dell’offerta formativa in atto e programmata nel decennio 2020/2030 e per l’attenzione e la disponibilità manifestate rispetto all’attivazione di servizi culturali ed educativi nella comunità del Quartier del Piave.
All’inizio della cerimonia, erano stati nell’ordine il sindaco Stefano Soldan, l’arciprete don Giuseppe Nadal e il Vescovo Corrado Pizziolo a sottolineare gli importanti traguardi raggiunti dal Premio Toniolo e la centralità della questione educativa per la Chiesa e la società del presente e del futuro.
La serata, presentata dalla giovane e brillante speaker radiotelevisiva Elisa Nadai e da Marco Zabotti, è stata allietata dalle splendide esecuzioni musicali di Emanuele Bastanzetti, al violino, e di Arianna Bastanzetti, al pianoforte. Le conclusioni del presidente del “Beato Toniolo”, Diego Grando, hanno avuto come riferimento la coralità del progetto educativo e la necessità di collaborare insieme tra tutti i soggetti impegnati nella formazione delle giovani generazioni. E ora è già tempo di pensare all’edizione del Premio Toniolo 2020: come hanno spiegato in sala il delegato vescovile per la pastorale sociale, don Andrea Forest, e la presidente diocesana dell’Azione Cattolica, Emanuela Baccichetto, avrà per tema “Autonomie, sussidiarietà, corpi intermedi: il valore e l’attualità della democrazia sociale in Giuseppe Toniolo”, di grande attualità e significato per la società del nostro tempo.