In primavera e in estate, ma semplicemente anche nei cambi di stagione, una bella giornata di sole e una passeggiata al parco possono trasformarsi in un incubo per chi soffre di allergie. Fortunatamente, esistono alcuni rimedi naturali che (pur non sostituendosi ai farmaci) aiutano a contenere il rilascio di istamina nel nostro corpo.

Questa proteina, infatti, si comporta da mediatore chimico dell’infiammazione: il nostro organismo la produce nel momento in cui si trova a contatto con un allergene scatenando i noti e fastidiosi sintomi (prurito a naso, gola, occhi e pelle, naso chiuso, starnuti, lacrimazione, asma e tosse). Ovvero tutte le reazioni corporee più diffuse alla penetrazione per via aerea di pollini e polveri nelle persone allergiche. C

Allergie: prevenzione e alimentazione

Una buona prevenzione gioca un ruolo centrale se si soffre di allergia stagionale. I rimedi omeopatici più diffusi, soprattutto in presenza di allergia da polline, sono Allium cepa 5 CH (in caso di starnuti e naso che cola), Ipeca 5 CH (se si è affetti da tosse profonda e secca) o Euphrasia 5 CH (quando lacrimino gli occhi). Se ne assumono pochi granuli una o più volte al giorno fino al miglioramento del sintomo sotto la guida personalizzata di un omeopata.

Tuttavia, è importante anche agire bene a livello alimentare evitando o limitando i cibi che liberano istamina almeno nei periodi critici. Tra questi troviamo formaggi e salumi, pesce, pomodori, fragole e cioccolato. Via libera, invece, agli alimenti che inibiscono il rilascio di tale sostanza, come mele, carote, uva, alimenti ricchi di omega 3 e cereali senza glutine.
Gli acidi grassi omega 3 sono contenuti, ad esempio, nel salmone e nelle noci, due cibi che di per sé possono risultare essi stessi causa di allergie. Da questo punto di vista, dunque, in linea di massima possono essere considerate fonti “più sicure” i semi di canapa e l’olio di semi di lino.

Inoltre, la natura mette a nostra disposizione i cosiddetti adattogeni, sostanze così chiamate perché consentono di aumentare la resistenza e la capacità di adattamento dell’organismo agli agenti stressanti e alle condizioni sfavorevoli. Tra questi figurano, ad esempio, ginkgo, rodiola, guaranà, eleuterococco che di fatto agiscono non sui sintomi, ma sulle cause che possono dare origine a squilibri.