È stata firmata lo scorso mese di giugno, tra la Provincia di Treviso e la Cassa di Risparmio del Veneto, la convenzione per l’Anticipo di Cassa Integrazione a Rotazione. Un passo avanti importante verso i lavoratori in difficoltà, dal momento che questa nuova convenzione ha per oggetto la concessione di credito a lavoratori, dipendenti di aziende o unità aziendali ubicate nel territorio della provincia di Treviso, in Cassa Integrazione a Rotazione e potrà essere, di volta in volta, integrata da specifici accordi con le aziende. L’accordo va ad integrare il meccanismo di “anticipazione sociale” dell’indennità di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria o Ministeriale in deroga a zero ore, già attivo sul territorio provinciale.Nel tempo era infatti emerso il problema per i lavoratori che sono posti in Cassa Integrazione non a zero ore, ma con il meccanismo della rotazione e che, pertanto, non possono usufruire della suddetta “anticipazione sociale”. Anche a loro capita però di trovarsi davanti a datori di lavoro in serie difficoltà finanziarie, impossibilitati ad anticipare loro il dovuto trattamento di integrazione salariale, con il conseguente ricorso al pagamento diretto delle prestazioni da parte dell’INPS che però, si sa, ha i suoi tempi burocratici. L’interruzione del sostegno economico a favore dei lavoratori interessati dalle sospensioni di lavoro genera però forti difficoltà per i lavoratori stessi e per le loro famiglie, con conseguenti ricadute di carattere sociale e collettivo. Ecco quindi che il nuovo accordo permetterà ai lavoratori di accedere all’anticipazione degli assegni di cassa integrazione a rotazione, in attesa del completamento dell’iter amministrativo per l’erogazione dei trattamenti di competenza dell’INPS che necessita di tempi tra i 2 ed i 7 mesi. Una bella boccata d’aria! L’intento è quello di sostenere aziende e lavoratori in modo rapido e concreto, al fine di aiutare la ripresa delle attività economiche, promuoverne lo sviluppo e tutelare i livelli occupazionali. In pratica funzionerà così: la Provincia certificherà le aziende in CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria) e trasmetterà alla Cassa di Risparmio del Veneto una comunicazione per l’accesso al finanziamento. La Cassa di Risparmio del Veneto attiverà l’anticipazione attraverso un’apertura di credito in un conto corrente senza spese per i lavoratori e le aziende, con disponibilità in rate mensili di importo massimo di 750 euro, corrispondenti all’indennità spettante al lavoratore, per un ammontare complessivo non superiore a 5.250 euro e per un periodo massimo di 7 mesi. La restituzione del prestito avverrà al momento del pagamento degli arretrati da parte dell’INPS e la Provincia di Treviso coprirà il costo degli interessi. “Da quando abbiamo sottoscritto il protocollo nel 2009 -ha spiegato il Presidente della Provincia, Leonardo Muraro, in occasione della presentazione dell’iniziativa- abbiamo raggiunto risultati importanti. Le aziende vengono certificate dalla Provincia stessa attraverso i nostri Centri per l’Impiego che operano a stretto contatto con aziende e lavoratori. Un servizio quanto mai fondamentale in questo periodo storico, che ci permette oltretutto di tenere monitorata la situazione dei lavoratori. Nel 2014 con il protocollo di “anticipazione sociale” sono stati aiutati oltre 200 lavoratori. Ricordo che solo quest’anno siamo riusciti a stanziare la somma di 850mila euro a favore di iniziative e progetti da rivolgere ai lavoratori in difficoltà”. Il nuovo protocollo va quindi a supportare l’iniziativa che dal 2009 ha permesso di concedere ben 2.126 anticipazioni CIGS a zero ore, per oltre 10,6 milioni di euro, a valere su 262 aziende certificate dalla Provincia di Treviso stessa. Lorenza Pilloni