Presentato stamattina, nel corso di una conferenza stampa, il progetto di recupero dell’Arena Duse a Sottomarina.
L’intervento
L’intervento nasce dalla volontà dell’Amministrazione Armelao di riqualificare uno spazio in stato di abbandono da oltre 10 anni, sfruttando il programma di finanziamenti per la “Rigenerazione urbana, volta a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale” promosso dall’Unione Europea NextgenerationEU, come stabilito dalla legge 160 del 2019.
Il progetto consiste nella realizzazione di una copertura dell’attuale Arena, attualmente scoperta e in completo stato di abbandono.
Mauro Armelao, Sindaco di Chioggia: “Si tratta di una zona strategica della nostra nostra città che abbiamo voluto recuperare. Dopo la presentazione, lunedì scorso, degli interventi per il recupero del verde pubblico, oggi è la volta di quelli che riqualificheranno l’Arena, per consentire lo svolgimento di eventi anche nel caso di maltempo e per dare un aspetto curato e dignitoso a questa zona così importante della nostra città”.
Angelo Mancin, Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Chioggia: “ I lavori inizieranno a gennaio 2024 per un importo di oltre 3.900.000 euro. Si tratta di una copertura che prevede anche pannelli fotovoltaici, per una sostenibilità sia dei costi che ambientale. Un progetto importantissimo al quale l’Amministrazione tiene molto”.
Il progetto è stato realizzato dallo Studio H&A Associati di Mestre.
Arena Duse
L’edificio è costituito da un manufatto scoperto con gradinate a uso spazio teatrale, realizzato a metà degli anni Novanta, contestualmente alla costruzione di un fabbricato ad uso palestra. L’Arena occupa un’area di circa 4.100 mq ed è costituita da un ampio palcoscenico che si apre su 15 livelli di spalti e due volumi sul retro, corrispondenti agli spogliatoi e locali tecnici. L’Arena dispone sia di un’area scoperta adibita a verde, sia di uno specchio d’acqua utilizzato come vasca di laminazione. Attualmente l’area si presenta in pessimo stato di conservazione a causa degli agenti atmosferici e di azioni vandaliche che nel corso degli anni hanno rovinato ed intaccato le componenti interne e le sedute dell’Arena.
Il progetto
Il progetto prevede la realizzazione di una copertura che vada a collocarsi nell’attuale manufatto dell’Arena al fine di poter sfruttare il suo spazio in un arco temporale più ampio. La copertura andrà a inserirsi nella struttura esistente rispettando gli assi visivi e le direttrici esistenti. L’obiettivo principale è quello di ridare allo spazio un landmark di grande impatto e al tempo stesso paesaggisticamente ben inserito, all’interno del contesto urbano. Tale nuovo elemento contribuirà a generare attrattività e interesse nell’area circostante.
La copertura non solo consentirà di proteggere l’arena dagli agenti atmosferici, ma conferirà anche un carattere distintivo all’intera struttura, rendendola un elemento riconoscibile nell’area di Sottomarina. La copertura andrà ad inserirsi sulla struttura esistente sulla base di 12 nuovi plinti, i quali reggeranno un anello circolare che sarà la base delle travi che andranno a sorreggere l’intera copertura. La copertura inclinata, composta da pannelli sandwich in lamiera zincata per una superficie totale di 2.200 mq, potrà ospitare in futuro 990 pannelli fotovoltaici, di dimensione 150 X 68 cm. L’obiettivo è quello di rendere l’area il più possibile indipendente dal punto di vista energetico ed essere un primo esempio di “best practice” in ambito di sostenibilità ambientale per tutta l’area.
Il primo step riguarda le realizzazioni di 12 pilastri verticali che sostengono l’intera struttura sulla base di 12 plinti in calcestruzzo armato gettato; di questi pilastri, 8 saranno in calcestruzzo armato gettato in opera aventi sezione 120×60 cm, i restanti 4 pilastri saranno in calcestruzzo armato gettato in opera aventi sezione 80×60. L’altezza dei pilastri sarà di 9,5 metri e sorreggeranno l’anello circolare descritto nel capitolo successivo.
L’anello circolare ha una doppia funzione: la prima di sostegno alle travi secondarie della struttura di copertura, la seconda fa riferimento alla funzione da ballatoio sopraelevato per le manutenzioni.
Infine, all’ultimo livello si trova la copertura a due falde con pendenze diverse con compluvio in corrispondenza di una delle travi principali. La struttura della copertura è interamente metallica ed è formata da quattro travi principali a doppio traliccio, poste a interasse 600 cm, e da un’orditura di travi che sostengono il manto di copertura in pannelli sandwich coibentati. Nella copertura di circa 2.200 mq sono predisposti gli agganci per il fissaggio dei pannelli fotovoltaici; l’obiettivo è quello di installare 990 pannelli fotovoltaici capaci di rendere il più possibile l’area indipendente dal punto di
vista energetico, creando una sorta di “cittadella dell’energia elettrica green”.