rende forma in Veneto il piano regionale di educazione finanziaria e al risparmio. Saranno le quattro università venete, insieme all’Ufficio scolastico regionale, alla Banca d’Italia e alla Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio a coordinare, sotto l’egida della Regione Veneto,  i percorsi di istruzione e di formazione per i docenti delle scuole e per gli studenti, volti a promuovere una conoscenza più approfondita e una maggior consapevolezza in materia economico-finanziaria. Con l’insediamento, a palazzo Balbi, del Gruppo operativo che dovrà disegnare e gestire il piano degli interventi, progetti ed iniziative entrano nel ‘vivo’.

“A seguito del tracollo delle banche venete la Regione non si è preoccupata solo del ristoro dei risparmiatori coinvolti nei fallimenti e del sostegno alle associazioni dei risparmiatori, ma ha anche adottato specifici provvedimenti per prevenire le cause del dissesto, tra cui una legge che impegna ad investire nella cultura economica e finanziaria dei propri cittadini, a cominciare dai più giovani – ricorda l’assessore regionale alla scuola, Elena Donazzan – Ne è nato un protocollo di intesa con l’Ufficio scolastico regionale e la Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio finalizzato ad attivare negli istituti scolastici di ogni ordine e grado e nelle scuole di formazione professionale iniziative di informazione ed educazione al risparmio, alla finanza e all’economia. Il gruppo di lavoro che si è costituito oggi, al quale partecipano i quattro atenei veneti, il direttore della sede di Venezia della Banca d’Italia Paolo Ciucci, la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Augusta Celada, la presidente della Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio Giovanna Boggio Robutti e i massimi dirigenti della Regione Veneto dell’area capitale umano e lavoro, dovrà tener conto delle ‘ buone pratiche’ esistenti e mettere a punto un programma di lavoro condiviso”.

Il piano regionale ha una dote finanziaria di un milione di euro, di cui 700 mila per le università venete (che dovranno formare i formatori), 50 mila per il lavoro di coordinamento affidato allo Iuav e 250 mila per l’Ufficio scolastico regionale e le scuole del Veneto.

“Il clima di grande apprensione che si è creato attorno alle crisi bancarie, i lavori della commissione di inchiesta promossa dal Consiglio regionale sulle banche venete e soprattutto la consapevolezza che nel nostro Paese manca una competenza diffusa in materia di economia e finanza – fa notare l’assessore Donazzan – ci hanno suggerito alcune linee prioritarie di azione: l’attenzione alla previdenza complementare, obiettivo strategico della Regione Veneto, in particolare per le piccole e medie imprese; e il supporto alle iniziative del mondo della scuola, già attiva da tempo su questo tema grazie anche alle esperienze di alternanza scuola-lavoro nelle banche, e in particolare in Banca d’Italia”.

“il nostro Paese era fanalino di coda nella classifica OCSE per informazione e consapevolezza finanziaria – ha ricordato Donazzan – e ora sta rapidamente recuperando attestandosi a metà classifica tra i paesi sviluppati. Il compito della Regione Veneto, in un’area particolarmente dinamica dal punto di vista economico e produttivo come è il Nordest, è quello di allargare il più possibile la platea delle persone informate e consapevoli e di promuovere una informazione istituzionale e non di parte, che promuova autentica informazione, metta in rete le esperienze più appropriate sull’utilizzo consapevole del denaro e del risparmio, e aiuti la programmazione del futuro economico delle persone, delle famiglie, delle aziende e delle comunità. Sarà ora compito del Gruppo di lavoro tradurre in iniziative concrete questi obiettivi di lavoro”.

A rappresentare i quattro atenei veneti nel gruppo regionale di lavoro sono i docenti Luciano Gamberini e Francesco Zen (Padova), Paolo Pellizzari (Cà Foscari), Alberto Uberti (Iuav), Mario Pezzotti e Alessandro Bucciol (Verona).